Su un totale di 31900 studenti circa il 28% non verserà le tasse per il nuovo anno accademico. Infatti, dopo le polemiche e proteste degli studenti (che si sono visti costretti a pagare anche l’ultima rata universitaria nonostante i disservizi dovuti al covid) l’Università di Genova ha deciso di tagliare le tasse per l’anno 2020-2021.
Sono state quindi approvate alcune modifiche che hanno ampliato la “no tax area” cioè quella che consente di non pagare le tasse universitarie.
La soglia massima dell’Iseeu (Indicatore della Situazione Economica Equivalente universitario) viene portata dai precedenti 13.000 euro a 24.000 euro. Una vera boccata d’aria soprattutto perché l’Iseeu tiene conto dei redditi relativi agli anni precedenti la dichiarazione. Redditi che, a causa dell’emergenza sanitaria sono, in molti casi, diminuiti.
Nel dettaglio, gli studenti che presenteranno un reddito inferiore ai 24.000 euro, non pagheranno tasse per il primo anno di iscrizione. Gli anni successivi dovranno rispettare, oltre il limite di reddito, anche altri parametri. Per poter ottenere l’esenzione dalle tasse bisognerà infatti non essere fuori corso oltre un anno. Per gli iscritti al secondo anno sarà necessario aver conseguito almeno 10 crediti entro il 10 agosto precedente, che salgono a 25 in dodici mesi per gli anni successivi.
Inoltre, è stato abbassato il contributo per gli esami di Stato che passa da 250 a 200 euro.
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