La situazione di emergenza a seguito della diffusione del Coronavirus, ha inevitabilmente inciso sulla gestione degli immobili.
Dalla difficoltà di comunicazione tra cittadini e Agenzia delle Entrate, ai problemi per il pagamento del canone di affitto. Dal boom di richieste per usufruire dei bonus fiscali al cambiamento nei rapporti tra privati e professionisti.
Per analizzare come sono cambiati i rapporti con il fisco, per capire se e come il COVID-19 è entrato nella gestione degli immobili, per discutere di come la pandemia ha gravato sull’erogazione dei mutui e su come potere usufruire degli incentivi fiscali, ci siamo rivolti ad alcuni professionisti del settore.
La crisi economica causata dal lockdown e dalle restrizioni governative hanno influito sulla capacità di adempimento degli obblighi che comporta un contratto di locazione.
A tale proposito, Roberto Ferrero, dottore commercialista, titolare dello studio Ferrero in via Isonzo a Genova, ci ha spiegato come professionisti e imprese si siano trovati in grandi difficoltà a sostenere i costi fissi previsti dal canone di affitto.
Per ovviare a questo problema afferma che “è stata prevista la possibilità di venire incontro alle aziende erogando un credito di imposta pari al 60 per cento. Inizialmente era stato previsto per i mesi di marzo, aprile e maggio dello scorso anno; successivamente è stato prorogato fino al mese di giugno”.
Il commercialista specifica “il conduttore aveva la possibilità di pagare il 100 per cento del canone allo scopo di beneficiare di un credito di imposta per ciascuno di questi mesi del 60 per cento e quindi poterlo detrarre da eventuali Ive dovute, contributi, tasse”. “L’altra possibilità – continua – è quella di pagare direttamente il 40 per cento al proprietario. Dopodiché questo credito di imposta viene ceduto in modo che il proprietario possa beneficiare del mancato incasso degli affitti, al fine di poterlo utilizzare personalmente a sua volta per eventuali tasse o altre imposte dovute dallo stesso”.
Tante persone hanno usufruito di questa opportunità in quanto si sono trovate in difficoltà di liquidità.
Successivamente, questa manovra è stata ampliata ai mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Il commercialista specifica che ”originariamente, solo per il mese di marzo, vi era la possibilità di poter beneficiare del credito di imposta unicamente per le categorie commerciali C1, quindi i negozi. In seguito, è stato esteso per i mesi di aprile, maggio, giugno a tutte le attività commerciali. Inoltre, è stato deciso di poter fruire del bonus in questione, anche per i contratti di subaffitto o di leasing. Ciò ha permesso alle attività all’interno dei centri commerciali (hanno dei contratti di subaffitto rispetto all’azienda madre), di poter avere un importante beneficio”.
Certamente questi incentivi rappresentano una boccata di ossigeno per il terziario così duramente colpito, ma i problemi da risolvere restano ancora tanti.
Poi con il dottor Ferrero affrontiamo un tema fortemente dibattuto in tema di gestione degli immobili: il pagamento delle imposte da parte del locatore nel caso in cui non percepisca il canone di locazione da parte del conduttore.
“Questo è un problema che sussiste da sempre. Si presenta ogni anno al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi”.
Sono numerosi i proprietari di immobili locati ad attività commerciali che non ricevono gli affitti a causa della crisi economica con l’aggravante di dover pagare le imposte su di essi.
“A tale proposito – spiega il commercialista – c’è stata un’apertura da parte dell’Agenzia delle Entrate: locatore e conduttore stipulano un accordo sulla riduzione del canone temporaneo in modo che il proprietario paghi le tasse sul canone che realmente percepisce”. Specifica poi che “questa comunicazione a titolo gratuito deve essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate per via telematica; cosicché la riduzione del canone diventi immediatamente esecutiva”.
Dall’inizio della pandemia è cambiato anche il rapporto tra privati, professionisti e Agenzia delle Entrate.
Il dottor Ferrero ci racconta come in questo video:
fine prima parte…
Testo: Elisabetta Majocchi
Video: Elisabetta Majocchi e Igor Fossa