Il momento della conclusione di un libro, a volte inatteso, a volte prematuro, è giunto. Questo capitolo della mia vita artistica si chiude, non per sorpresa del protagonista, ma per il pubblico che ha condiviso il viaggio attraverso le mie composizioni.
L’annuncio del mio ritiro dalle scene potrebbe essere stato improvviso per molti, ma è il risultato di una decisione ponderata, permeata dalla consapevolezza che questa sia la scelta giusta, per vari motivi.
Il primo di questi motivi è la salute. Come il grande campione di calcio che, avvertendo i segni del tempo sul proprio corpo, decide di concludere la sua carriera, anche il mio fisico mi ha dettato il tempo di dire addio ai palcoscenici. Da tempo il mio corpo mi ha segnalato la sua fatica, una fatica che risale ai tempi della mia infanzia segnata da malattie. Ora è giunto il momento di ascoltarlo e di rispettarne i limiti.
Inoltre, c’è stata la crescente difficoltà nel proporre progetti alle istituzioni e ai produttori. È difficile quantificare lo sforzo di un musicista e tutto il lavoro che si cela dietro ogni performance o ogni album. Eppure, spesso ci si ritrova ripagati con il nulla o quasi. Questa realtà ha influito sulla mia decisione, spingendomi a dedicare le mie energie a cose che davvero contano, come la famiglia e gli studenti.
Non è un addio alla musica, ma un congedo dai palchi.
È un atto di rispetto verso me stesso e verso la mia arte. È un monito, un invito a valorizzare ciò che ascoltiamo, affinché la musica non perda la sua bellezza e la sua profondità. E, personalmente, è anche un impegno a dedicare più tempo a me stesso e alle mie passioni, come l’insegnamento.
Per ogni artista che si ritira, ne nasceranno altri dieci pronti a lasciare il proprio segno nel mondo della musica. E io sarò qui, non come protagonista sui palcoscenici, ma come guida e mentore per le nuove generazioni di musicisti. La mia missione non è finita, ma si evolve. Da artista a educatore, continuerò a credere nei sogni dei miei Luppini e a lavorare per far crescere la musica nel cuore di ognuno di loro.
Con questo passo, non dico addio alla musica, ma la saluto con rispetto e gratitudine, pronta a darle nuova vita e significato in nuove forme e contesti.
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