Sì alla mozione per salvare 120 anni di storia. L’apprezzamento del presidente Malcotti.
In questi giorni il gruppo consiliare Pd a Tursi ha depositato una mozione (numero 33/2024), a prima firma Donatella Alfonso, dedicata alla questione dell’ipotizzato e inutile secondo forno crematorio a Staglieno. Nella mozione si impegnano il sindaco e la giunta «A rivedere le decisioni prese in merito all’ipotesi di nuovi forni crematori, accettando a fronte anche dei rilievi della Regione Liguria, la proposta di co-progettazione di So.Crem per il riassetto e l’attualizzazione dell’esistente, ricordando il forte impegno svolto dalla Società di Cremazione in 120 anni, in particolare sul fronte sociale».
120 anni di So.Crem
Dunque, una presa d’atto di quella che è soprattutto una realtà: a Genova funziona da 120 anni So.Crem, che svolge attività sociali e culturali per la città e la Liguria, esiste un impianto perfettamente funzionante capace di soddisfare un numero di 14.000 cremazioni a fronte delle 8.500 medie annue e il progetto per un nuovo e inutile impianto ha già provocato un ricorso al Tar. «Per noi è molto importante che anche la politica, oltre che la città, si interessi alla nostra storia, al nostro valore aggiunto fatto di risorse per la città, alla nostra professionalità – commenta Ivano Malcotti, presidente di So.Crem – noi conosciamo molto bene la situazione e crediamo che l’impegno chiesto dai consiglieri all’amministrazione sia condivisibile. Speriamo che questa richiesta sia anche un’occasione per affrontare un argomento con serietà».
Il rapporto con il comune
Poi rispetto al rapporto con la giunta comunale Malcotti aggiunge: «Come sempre So.Crem offre collaborazione e disponibilità, tanto che io ho chiesto da tempo un incontro a sindaco e assessori. Anche se non hanno ancora fissato un appuntamento con me fino a oggi, la mia disponibilità resta.».
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