I tifosi presenti allo stadio sono venuti “per la maglia” lo ricordano la coreografia, i cori e una partita che non ha alcun scopo sportivo. Uno spettacolo di emozioni per chiedere la salvezza societaria e omaggiare le icone blucerchiate, Quagliarella e Luca Vialli
Grande emozione al Ferraris: partita in un clima da brividi con 18.500 spettatori e cori incessanti da tutti i settori dello stadio, un match che al triplice fischio rende omaggio all’eterno capitano Quagliarella mentre la tifoseria blucerchiata saluta la Serie A con la consueta dignità.
SAMPDORIA (3-5-2): Turk; Amione, Oikonomou, Nuytinck; Zanoli, Leris, Rincon, Winks, Augello; Quagliarella, Gabbiadini. All.: Stankovic.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Zortea, Erlic, Ferrari, Rogerio; Thorstvedt, Obiang, Henrique; Berardi, Pinamonti, Ceide. All.: Dionisi
Samp – Sassuolo primo tempo:
Avvio di gara subito fiammante con tre gol in otto minuti: all’8′ infatti Gabbiadini porta in vantaggio la Samp che sfrutta l’errore di Ferrari in area e da pochi passi buca l’angolo di Consigli.
Immediata la risposta neroverde che dopo 60 secondi agguanta il pareggio con Berardi che a specchio libero batte Turk con facilità.
All’11’ il Sassuolo passa in vantaggio con Henrique: traversone di Zortea e a tu per tu con Turk gonfia la rete e ribalta la partita.
Al 40′ palo di Gabbiadini con una forte conclusione. Su ribattuta Quagliarella colpisce la traversa ma l’arbitro segnala fuorigioco.
Al 45′ legno anche per Berardi che colpisce la traversa dopo una grande giocata.
Samp – Sassuolo: secondo tempo
Ripresa a ritmi blandi da parte di entrambe le squadre: al 64′ la difesa doriana corre un pericolo con Zortea che però si scontra contro l’ottima risposta di Turk (terzo portiere oggi schierato al posto di Ravaglia).
AL 69′ occasione Samp con Paoletti che serve Quagliarella che mette dentro per il taglio di Leris che però non arriva in tempo sul pallone.
Al 78′ autogol di Erlic che rimette il punteggio in parità: tutto nasce dallo spunto di Quagliarella che mette dentro un preciso traversone su cui arriva Gabbiadini, conclusione nello specchio e deviazione decisiva del giocatore neroverde.
All’84’ Turk salva il pareggio con una doppia risposta straordinaria: prima salva sulla linea la conclusione di Lopez e poi si immola sulla ribattuta di Berardi.
All’86’ grande commozione al Ferraris esce Quagliarella e tutto lo stadio si alza in piedi dedicando al capitano quattro minuti di standing ovation che fa uscire il capitano in lacrime.
Nel post partita il numero 27 dichiarerà:
“Non erano lacrime di addio, è una tifoseria da Serie A e io voglio riportarla la. Se la società nuova che arriverà volesse salire subito in A io sarò pronto.”
Al triplice fischio ancora emozioni con il presidente Lanna che si avvicina sotto la gradinata Sud con la maglia di Vialli e parte il coro intonato da tutti i settori per l’indimenticabile numero 9 blucerchiato. Applausi e saluti da parte di tutti i giocatori per una tifoseria che ancora oggi ha dato lezioni di amore, passione e senso di appartenenza.
Una marea blucerchiata quella vista nel pre partita in corteo durante lo stadio e nonostante l’assemblea sia andata per l’ennesima volta deserta i tifosi blucerchiati ribadiscono, con la splendida coreografia esposta in avvio di gara, che per “questa maglia daremo battaglia”.
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