Dopo il grande successo di “Cinque minuti con Monet” a Palazzo Ducale di Genova, ecco nuovamente riproposto il format che consente di stare a tu per tu con i grandi della storia dell’arte: in quest’edizione è possibile ammirare Van Gogh.
I cinque minuti con…
Sembra l’inizio di un momento di rabbia, ma oggetto di questa mostra è invece una sorta di comunione con l’opera d’arte. Il format – nato durante il Covid 19 – prevede l’ingresso a singoli o piccoli gruppi in una sala in cui è esposto un classico della storia dell’arte per cinque lunghi ed intensi minuti di contemplazione di essa. L’opera esposta nella Cappella del Doge di Palazzo Ducale è “Paesaggio con covoni e luna nascente“, opera del periodo in manicomio ad Arles del celeberrimo Van Gogh.
La conferenza stampa de “Cinque minuti con Van Gogh”
In conferenza stampa molto è stato detto sui “5 minuti”: Serena Bertolucci – Direttrice di Palazzo Ducale – si è spesa sull’intensità dell’esperienza immersiva data dal format, in cui si può osservare l’opera in silenzio, con accompagnamento musicale o con una lettura di due lettere di Vincent Van Gogh al fratello Theo. Sulla stessa scia, Beppe Costa – presidente della Fondazione Palazzo Ducale – ha parlato di emozione e lettura personalizzata nel guardare il dipinto, aggiungendo come quest’iniziativa sia importante anche dal punto di vista del turismo dall’estero. A questo proposito, è stato annunciato l’inserimento de “5 minuti con Van Gogh” all’interno della rotta dei capolavori, il network che verrà proposto in occasione di Ocean Race.
Barbara Grosso – Consigliere delegato del Comune di Genova – ha invece auspicato la presenza dei bambini alla mostra, come è stato per quella dedicata a Monet: la Grosso vede nel format dei “5 minuti con” un’occasione di contemplazione senza fretta, in cui i piccini possono apprezzare in qui 5 lunghi minuti l’opera d’arte e viaggiare con la fantasia.
In chiusura di conferenza stampa è intervenuta Iole Siena – Presidente di Artemisia – che con Serena Bertolucci ha ideato il format. La Siena ha lodato l’iniziativa ricordando il premio che ha ricevuto – premio Cultura+Impresa 2020-2021.
Ultimo a parlare, ma non per importanza, Costantino D’Orazio – curatore della mostra. D’Orazio ha spiegato come l’opera mostri tutta la fragilità psichiatrica di Van Gogh e allo stesso tempo la visione panica dell’autore, ossia come il soggetto rappresentato sia frutto di un ingresso nello sguardo dell’autore e non viceversa.
L’opera esposta: Paesaggio con covoni e luna nascente” di V. Van Gogh
Olio su tela, cm 72×91,3
© Kröller-Müller Museum, Otterlo, The Netherlands
Il dipinto esposto, prestito del Kröller-Müller Museum di Otterlo, è frutto di uno dei pochi momenti di lucidità di Van Gogh nel periodo del manicomio Saint-Remy di Arles. In quel frangente, l’artista ritrae lo stesso campo di grano, dipinto ad ogni cambio di stagione, a diverse ore del giorno, in maniera quasi ossessiva.
Descrizione critica
Di quel campo coltivato esistono almeno dieci versioni, tutte diverse tra loro, tutte uniche.
All’inizio del mese di luglio 1889, Van Gogh dipinge Paesaggio con covoni e luna nascente, dove riprende uno schizzo che aveva disegnato in una lettera inviata a Gauguin:
“Ne ho uno in preparazione al sorgere della luna sullo stesso campo dello schizzo della lettera di Gauguin, ma i covoni sostituiscono il grano. È giallo ocra opaco e viola […]”.
La terra si anima trasformandosi in una superficie mobile sulla quale i volumi dei covoni fanno eco
ai pendii morbidi delle colline e ai crepacci dei monti.
Siamo all’ora del tramonto, la luna sta sorgendo dietro alle montagne e il grano si tinge di
arancione, il tono violaceo dei monti rimanda già ad un paesaggio notturno, i tocchi di pennello
risentono ancora del linguaggio inventato dai pittori impressionisti, al quale Van Gogh si sente
intimamente legato.
Proprio come Monet aveva trattato i covoni e le cattedrali, così Vincent registra il mutamento della
luce e dei colori di uno stesso punto di vista nel corso dei giorni e delle stagioni. Per mesi ripete
instancabilmente il campo recintato da un muretto a secco con le montagne sullo sfondo, cambia
semplicemente il momento della giornata o aggiunge piccoli dettagli.
Paesaggio con covoni e luna nascente è la prova che Vincent nemmeno a Saint-Remy ha mai
dipinto in preda alle sue crisi psicotiche, ma ha sfruttato i suoi rari momenti di lucidità per
comporre capolavori di chiara matrice impressionista, esaltati da pennellate sofferte e precarie,
che segnano la strada verso l’Espressionismo.
Come accedere alla mostra “Cinque minuti con Van Gogh”?
La mostra aprirà al pubblico venerdì 12 maggio a partire dalle ore 15.00 e si prolungherò fino al 10 settembre 2023.
Informazioni e prenotazioni
T. +39 010 8171600
www.palazzoducale.genova.it
www.arthemisia.it
Biglietti
Biglietti ordinari:
- Intero € 8,00
- Ridotto € 7,00
Biglietto combinato Mostra Man Ray e Cinque minuti con Van Gogh – on-line e in biglietteria- valido dal 12 maggio al 9 luglio 2023:
- Intero € 15.00
- Ridotto € 14.00
Diritti di prenotazione e prevendita:
- Singoli € 1,50 per persona
- Scolaresche € 1,00 per persona
Più eventuali diritti di agenzia. Per garantire una regolare programmazione, la prenotazione con prepagamento è obbligatoria.
Informazioni e prenotazioni gruppi scuole
T. +39 010 8171604
prenotazioni@palazzoducale.genova.it
Apertura mattutina esclusivamente 9.00 – 10.00
Prenotazione obbligatoria
Informazioni generiche
T. +39 010 8171600
T. +39 010 8171665
biglietteria@palazzoducale.genova.it
Prenotazioni biglietti on-line: midaticket.it