La Casa di Goethe in via del Corso, l’unico museo tedesco fuori dalla Germania
A pochi passi da Piazza del Popolo, in via del Corso 18 a Roma, si trova la casa in cui visse il poeta tedesco Johann Wolfgang Goethe (1749-1832) tra il 1786 ed il 1788.
Oggi è l’unico museo tedesco fuori dalla Germania. Qui Goethe, durante il suo viaggio in Italia, trascorse uno dei periodi più felici della sua vita.
Il viaggio in Italia
“La meta del mio desiderio più profondo, che empiva di tormento tutto il mio animo, era l’Italia, le cui immagini e simboli ho sempre sognato invano, finché finalmente presi l’audace decisione di andarne a conoscere la concreta realtà.”
E’ con queste parole che Goethe descrive la sua grande ammirazione per il nostro Paese, che attraverso il viaggio conoscerà e apprezzerà profondamente. In particolar modo Roma, che definisce “Capitale del mondo”, diventò la sua città per circa due anni, dal 1786 al 1788.
La casa di Goethe
Nel cuore della città eterna, il poeta e intellettuale visse con l’amico pittore Johan Heinrich Wilhelm Tischbein , con il quale condivise l’appartamento e l’amore per Roma. Oggi la casa è sede di una mostra permanente, “Goethe in Italia” che, attraverso le otto stanze in cui è suddivisa, permette al visitatore di immergersi nell’atmosfera felice che lì in quel periodo si viveva. Molti sono infatti i documenti che ci trasmettono bene quale fosse lo spirito del tempo, la passione di Goethe per le giornate trascorse ad osservare, studiare, meditare, tra le rovine del Foro o lungo le antiche strade, nel suo periodo romano. Lettere, biglietti, disegni, libri, sculture, fotografie, stampe e molto altro; tutto tramanda l’interesse e la curiosità, l’ammirazione per la storia e i monumenti della capitale. Con queste parole descrive il forte impatto che la maestosità del Colosseo suscita in lui al tramonto.
“Verso sera, arrivammo al Colosseo, mentre si stava facendo buio. Quando lo si contempla, ogni altra cosa sembra piccola; è così grandioso che la mente non lo può accogliere del tutto in sè; ce ne ricordiamo come se fosse più piccolo e, ritornando di fronte ad esso suscita in noi l’impressione di ritrovarlo più grande.”
La collezione permanente
All’interno della casa, la collezione permanente viene arricchita continuamente grazie al contributo della Repubblica Federale Tedesca e di altri sostenitori, che rendono questo museo sempre più interessante e completo. Molte sono le opere degli artisti tedeschi, soprattutto pittori, amici del poeta e che con lui condividevano la passione per la cultura italiana e in particolar modo la storia romana. Dipinti, disegni, autografi, installazioni che rendono il percorso davvero unico.
Oltre alla collezione permanente, ci sono poi mostre temporanee, curate e organizzate dagli esperti della Casa di Goethe.
La teoria dei colori
Goethe non era solo scrittore e poeta, ma anche filosofo e pittore, interessato alle scienze, alla teologia e molto altro ancora. Un aspetto non troppo noto delle sue ricerche riguarda il mondo delle piante, studiate in Sicilia e la teoria dei colori, elaborata osservando la luce del cielo di Roma riflettersi sui monumenti che tanto amava contemplare. Nel museo sono conservati i suoi disegni e lo schermo per gli esperimenti sui colori.
Goethe nella campagna romana
In una delle otto sale, nell’atelier di Tischbein, si può ammirare un dipinto molto famoso, il celebre Goethe nella campagna romana, eseguito dall’amico pittore nel 1786. Quella esposta è una riproduzione del pittore Georgi Takev (1996), mentre l’originale è esposto allo Städel Museum a Francoforte sul Meno.
Un’altra importante opera è conservata nell’ultima stanza dell’esposizione, il ritratto di Goethe realizzato da Andy Warhol nel 1982, ispirato proprio dal dipinto di Tischbein. In questa sala si possono osservare anche dei manoscritti del poeta di alcune opere a cui lavorò durante il soggiorno romano, come l’Ifigenia in Tauride e il Torquato Tasso, ma in particolare le Elegie Romane, ispirate ad una ragazza di cui era innamorato, e della quale si può leggere una lettera d’amore che lei gli dedicò.
L’unico museo tedesco all’estero
L’appartamento in cui Goethe visse insieme all’amico Tischbein e agli altri pittori J. G. Schütz e F. Bury, è diventato dal 1997 l’unico museo tedesco all’estero. All’interno ci sono due biblioteche, la Biblioteca Goethe e la Biblioteca Storica.
La Biblioteca Goethe vanta circa 8.500 volumi sull’epoca goethiana ed è aperta al pubblico, comprende delle rarità come le prime edizioni delle sue opere, volumi illustrati che vanno dall’epoca di Goethe ad oggi e guide turistiche, volumi sulla tradizione dei viaggi in Italia e sulla storia della letteratura tedesca e italiana.
La seconda è la Biblioteca storica del Deutscher Künstlerverein, l’“Associazione degli artisti tedeschi”, stabile alla casa di Goethe dal 2012, e che comprende un gran numero di importanti volumi utilizzati dagli artisti tedeschi a Roma nel corso del XIX secolo, arricchiti dai loro appunti, note a margine, commenti e disegni.
La casa museo ripercorre il periodo forse più felice della vita e della produzione di Goethe e degli studiosi e filosofi che in quel periodo visitavano la nostra città durante il Grand Tour. Il Goethe di ieri come quello di oggi è una figura ancora fortemente presente, perché l’appartamento è diventato un luogo d’incontro per scrittori, poeti e artisti, sia italiani che tedeschi, che attraverso gli studi su di lui mantengono vivo lo scambio culturale fra i paesi proprio nella nostra città, perché, come scriveva il poeta stesso: “Tutta la storia del mondo è collegata con quella di Roma ed io considero una seconda nascita, una vera rinascita il giorno in cui arrivai in questa città.”
Photo credit: Laura Spadella