Socrem webinar divulgazione e attività sociali

120 anni/n. 16 – So.Crem, divulgazione, attività sociali e innovazione

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SPECIALE 120 ANNI DI SO.CREM NUMERO 16



In un settore come quello della cura e dell’assistenza alle persone, dove empatia e connessione umana sono fondamentali, i webinar rappresentano uno strumento prezioso per diffondere consapevolezza e formare operatori e cittadini su tematiche delicate. Attraverso sessioni online, esperti possono raggiungere un ampio pubblico, condividendo conoscenze su aspetti complessi del fine vita, del supporto psicologico e delle questioni bioetiche. Questa modalità permette di affrontare argomenti spesso tabù in un contesto di fiducia e apertura, offrendo al contempo uno spazio sicuro per riflettere e confrontarsi.

I Webinar del Centro Studi Edoardo Vitale

Informazione e Supporto su Temi Sensibili

Il Centro Studi Edoardo Vitale di So.Crem Genova offre una serie di webinar rivolti a un pubblico online, mirati a sensibilizzare e informare su tematiche cruciali legate al fine vita, alla bioetica e al supporto psicologico.

Questi incontri in diretta sono guidati da esperti nei rispettivi settori e trattano argomenti spesso poco discussi ma di grande rilevanza sociale.

Un argomento trattato è il delicato tema di come parlare ai bambini di un lutto, affrontato dalla psicologa e psicoterapeuta Francesca Angelini.

Nel webinar, la dr.ssa Angelini esplora le modalità più appropriate per spiegare il lutto e la malattia ai più piccoli, tenendo conto delle loro necessità emotive e della loro capacità di comprensione, in una società che spesso fatica ad affrontare apertamente la morte.

Un altro tema centrale è stato quello delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), con un webinar condotto dalla professoressa Rosagemma Ciliberti, docente di bioetica all’Università di Genova. Durante il seminario, la prof.ssa Ciliberti ha spiegato il significato delle DAT, introdotte in Italia dalla Legge 219/2017.

Questa legge sancisce il diritto di ciascuno di indicare le proprie volontà in tema di trattamenti sanitari e di nominare un fiduciario, un atto di grande responsabilità personale e familiare che permette di esprimere scelte terapeutiche anche per situazioni future in cui non si avrà più la capacità di farlo autonomamente.

Eventi e attività ospitate

Il Progetto #LaSediaRossa, promosso dal Centro Studi Edoardo Vitale e da figure come Deborah Riccelli, Gabriella De Filippis e Ivano Malcotti, è una campagna di sensibilizzazione unica, volta a mantenere alta l’attenzione sulla violenza di genere e a ricordare le vittime di femminicidio. A differenza delle più comuni panchine rosse, questa iniziativa utilizza sedie dipinte, simbolo di resistenza e memoria, che restano esposte come monito e riflessione permanente. Ogni sedia è un’opera d’arte, dipinta da artisti di fama nazionale, e rappresenta un pezzo unico; ciascuna inaugurazione è arricchita dalla lettura di un monologo scritto e interpretato da Riccelli, dedicato a Jennifer Zacconi, una giovane donna uccisa brutalmente insieme al bimbo che portava in grembo.

Il progetto, avviato nel 2022, ha già realizzato 18 sedie, posizionate in diverse località, dalla Liguria fino a livello nazionale, grazie all’impegno degli enti e delle istituzioni che supportano questa iniziativa. Ogni sedia, grazie al suo colore rosso acceso e alla cura artistica, rappresenta un messaggio visibile e costante contro la violenza.

la sedia rossa

una delle opere esposta in occasione del Festival di Sanremo.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sui prossimi eventi e attività del Centro Studi, visita la pagina ufficiale.

Spoglie: riti e funzioni nella storia

La cremazione si fa strada nelle società europee

Nel 1869 i professori Coletti e Castiglioni presentarono l’idea di costruire forni crematori al Congresso Medico Internazionale di Firenze “in nome della pubblica salute e civiltà”. Nel 1873 i professori Paolo Gorini di Lodi e Ludovico Brunetti di Padova pubblicarono una relazione sul lavoro da essi condotto e un modello dell’apparato crematorio di Brunetti fu presentato all’Expo di Vienna dove suscitò grande interesse.

Nel frattempo, tra il 1850 e il 1874, Sir Charles William Siemens e suo nipote Carl Friedrich von Siemens svilupparono un sistema efficiente e poco costoso di incinerazione dei materiali organici in una “fornace rigenerativa”, che rendeva la cremazione possibile a livello diciamo industriale.

Il primo “Tempio Crematorio” del mondo occidentale fu aperto a Milano nel 1876 nel Cimitero Monumentale. L’edifico esiste ancora ma non è più operativo dal 1992. Fu progettato e costruito – con l’appoggio della Massoneria e il parere contrario della Chiesa cattolica – dai professori Giovanni Polli e Celeste Clericetti per la cremazione del commerciante e imprenditore tessile di origine svizzera Alberto Keller, deceduto due anni prima, che aveva lasciato per testamento questa richiesta e i soldi necessari. La cremazione avvenne il 22 gennaio 1876 sul suo cadavere imbalsamato.

16 riti e funzion i-

Molto attivo fu il movimento cremazionista in Gran Bretagna; Sir Henry Thompson, chirurgo e medico della Regina Vittoria, aveva visto l’apparato di Brunetti a Vienna e divenne promotore della cremazione nel Regno Unito. Nel 1874 contribuì a istituire la Cremation Society of Great Britain che a Woking nel Surrey realizzò il primo crematorio britannico, con Paolo Gorini che venne dall’Italia per assistere alla sua installazione. Lo testarono il 17 marzo 1879 col cadavere di un cavallo ma dopo varie proteste e l’intervento del Ministro dell’Interno i loro progetti furono sospesi.

Nel 1884 il prete gallese neo-druidico William Price fu arrestato per aver tentato di cremare il corpo di suo figlio. Price si difese sostenendo che se la legge non afferma che la cremazione sia legale, nemmeno dice che sia illegale. Il caso costituì un precedente che permise alla Cremation Society inglese di proseguire il suo cammino.

La prima cremazione ufficiale nel Regno Unito fu quella della pittrice Jeanette Pickersgill nel 1885. Fu un inizio molto in sordina per la Cremation Society of Great Britain, che totalizzò quell’anno tre cremazioni su quasi seicentomila cittadini inglesi deceduti. Nel 1891 a Woking si aggiunse una cappella, secondo l’innovativa concezione del crematorio come luogo dove celebrare i funerali e non solo bruciare i cadaveri.

Altri crematori furono costruiti negli USA nel 1876, in Germania, a Gotha nel 1878 e a Heidelberg nel 1891, a Stoccolma nel 1887, a Zurigo e a Parigi (nel cimitero Père-Lachaise) nel 1889.

Il personaggio
“Il vero amore rende il pensiero della morte familiare, facile, senza terrori: un semplice termine di paragone, il prezzo che si pagherebbe per tante cose”
Stendhal


La Società Genovese di Cremazione (So.Crem)

Fondata il 14 aprile 1897 e riconosciuta come Ente Morale nel 1902, rappresenta una realtà consolidata nel panorama del Terzo Settore italiano.

A cavallo del nuovo millennio la So.Crem. manifesta la sua attenzione verso le tecnologie avanzate e la sostenibilità ambientale

Approssimandosi la fine del XX secolo diventava sempre più evidente a tutti che qualsiasi azienda di successo che volesse continuare a essere ed essere considerata “moderna” doveva munirsi di una adeguata tecnologia informatica per le gestione di tutte le sue attività. Infatti, tra gli anni Novanta e il primo decennio del Duemila, So.Crem. introduce opportuni sistemi informatici per la gestione delle sue registrazioni e dei suoi archivi; i suoi soci allora erano ancora poche migliaia, quindi la limitata capacità di memoria dei computer dell’epoca risultava più che sufficiente, comunque l’acquisto di computer per poter realizzare un archivio informatico ha fatto di So.Crem. una pioniera in Italia nel suo settore per l’uso della tecnologia nella gestione dei servizi funerari.

Il nuovo archivio informatico ha anche permesso a So.Crem. di trascrivere tutte le cremazioni eseguite in oltre cent’anni di storia, così da poter agevolmente riferire ai visitatori del Tempio l’esatta ubicazione del loculo ove riposano le ceneri dei loro cari defunti.

Arriviamo all’anno duemiladieci e So.Crem. rivolge la sua attenzione alla tutela dell’ambiente, tema che sta diventando sempre più importante per il benessere (ma possiamo dire anche “per la salvezza”) della società umana. A tal proposito la società si dota di un perfetto sistema di filtraggio dei fumi per garantire l’efficiente funzionamento dell’Ara Crematoria, che oggi risulta composta da quattro moderni forni realizzati dalla Ditta GEM di Udine, specializzata nel settore.

Possiamo dire che così facendo So.Crem. ha voluto sottolineare il suo impegno per la sostenibilità ambientale e il rispetto delle normative di sicurezza.

So.Crem invita chiunque a sostenere i suoi ideali di civiltà e progresso, offrendo la possibilità di partecipare a iniziative culturali e di esprimere la propria volontà di cremazione attraverso l’iscrizione all’associazione. Con sede e direzione in Via Lanfranconi, 1/4 Sc. A, Genova, So.Crem continua a essere un punto di riferimento per chi cerca un approccio rispettoso e consapevole alla cremazione e al fine vita.


SPECIALE 120 ANNI DI SO.CREM NUMERO 16

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