
Notte europea della scienza
27 Settembre 2024: Roma Capitale della scienza
Un viaggio nella scienza
Ieri è stata la Notte Europea dei ricercatori e delle ricercatrici. In contemporanea in tutta Europa, gli studiosi hanno incontrato i cittadini, coinvolgendoli attraverso numerosi confronti e iniziative, con l’intento di avvicinarli alla scienza e alla tecnologia.
L’evento è stato promosso dalla Commissione Europea, che fin dal 2005, incoraggia la diffusione della cultura scientifica. E’un progetto inserito nell’ambito delle attività di HORIZON e si svolge ogni anno dal 2005 in circa 400 città dell’Unione europea, per dedicare una notte alla scienza avvicinando le persone al mondo della ricerca.
E’ un evento che vede l’impegno di centinaia di studiosi tra Università, Centri di Ricerca, Enti e Associazioni, e la partecipazione di più di un milione e mezzo di visitatori.
A Roma, gli eventi si sono svolti in varie sedi:
– CNR – Area di Ricerca di Tor Vergata
– la Città dell’Altra Economia
– CNR – Area di Ricerca di Montelibretti

L’AREA DI RICERCA DI ROMA 2 TOR VERGATA: il CNR e l’INAF
L’Area Territoriale di Ricerca di Roma 2 Tor Vergata, dove hanno sede gli istituti ed i laboratori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), ha riaperto al pubblico dopo 5 anni di chiusura seguiti al periodo della pandemia, organizzando attività di divulgazione, laboratori, giochi, musica e molto altro.
Capire e approfondire da vicino la natura della luce o come nascono le stelle, guidati dai ricercatori e dalle ricercatrici, aiutati dagli studenti universitari con il ruolo di animatori scientifici, è stata un’importante occasione per tutti, soprattutto per i giovani che studiano e si avviano alla carriera scientifica.
Poter osservare gli anelli di Saturno attraverso i telescopi, guidati dalle spiegazioni degli astrofisici dell’INAF è una delle tante attività che hanno reso unico questo evento.
Un bell’esempio di come avvicinare i più piccoli alla scienza è stato il laboratorio dedicato ai bambini per far scoprire loro il mondo delle molecole e delle loro vibrazioni “La danza delle molecole“.

La scienza accessibile a tutti
L’area di ricerca di Tor Vergata, così come gli altri istituti coinvolti, ha promosso un progetto finalizzato a rendere la scienza accessibile a tutti.


Attraverso conferenze, esperimenti, laboratori e giochi, i visitatori sono stati interessati, dai più grandi ai più piccoli, a vivere un’esperienza appassionante e costruttiva.
Poter interagire con gli esperti e partecipare ad attività di laboratorio permette di comprendere maggiormente l’importanza della scienza e della ricerca, capirne l’impatto sulla vita di ciascuno di noi e aumentare la consapevolezza dell’importanza del progresso scientifico attraverso lo studio.
“Lo scienziato nel suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino posto davanti a fenomeni della natura che lo affascinano come un racconto di fate”.
Marie Curie

La notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici è un progetto promosso dalla Commissione Europea nell’ambito delle attività di HORIZON Europe ed è inquadrato nelle azioni “Marie Sktodowska Curie”.
Proprio quest’anno si celebrano i 90 anni dalla scomparsa della scienziata polacca (nata a Varsavia nel 1867 e morta a Passy in Francia nel 1934), e si ricordano il suo impegno nella scienza e nel progresso della stessa.
Marie Curie è stata la prima donna ad essere insignita del premio Nobel, per la fisica nel 1903 in merito ai suoi studi sulle radiazioni, e per la chimica nel 1911 per aver scoperto il radio e il polonio. E’ stata una dei cinque vincitori ad averne ricevuti due e la sola ad aver vinto in due diverse aree scientifiche.
Le sue ricerche hanno avuto un importante e duraturo impatto sulla scienza moderna, dalla medicina all’energia, e per questo è stata ricordata come un grande esempio non solamente di scienziata, ma anche di donna in un periodo in cui non era certamente facile studiare ed affermarsi, tanto da dover lasciare il suo Paese, la Polonia, poiché era consentito solo agli uomini in quel tempo di seguire gli studi superiori, e trasferirsi a Parigi, dove non solamente frequentò la Sorbonne, ma ottenne la cattedra di fisica generale, divenendo la prima donna ad insegnare nella prestigiosa università.
UN FUTURO PIENO DI SCIENZA
La frase di Marie Curie trasmette fortemente l’entusiasmo e la passione con cui si dedicava ai propri studi, e forse dopo questa notte molti giovani si avvicineranno alla ricerca avendone compreso l’importanza fondamentale per il futuro non solo in termini scientifici, ma anche sociali e culturali.
Photo credit: Laura Spadella