Le guide del golfo: “le teatralizzate per avvicinare il pubblico al nostro meraviglioso territorio”

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Non c’è istituzione museale, comune, ente od associazione culturale, che non dedichi parte delle proprie proposte per il pubblico, alle visite ed incontri TEATRALIZZATI. Parrebbe una moda, che in Italia sta letteralmente spopolando, con offerte tematiche, diurne e notturne, in siti archeologici o addirittura ecclesiastici, ma in effetti è molto di più: è un evento completo nel quale il visitatore vive l’esperienza di visitare il luogo di interesse con l’animazione di attori e storici dedicati.

Interagendo (collaborando e facendo “da spalla”) con le guide turistiche, queste figure in costume d’epoca creano veri e propri “quadri storici” in movimento. Il visitatore rivive scene che hanno a che vedere con il luogo visitato accanto ai protagonisti diretti, che proprio in quel castello o borgo hanno vissuto secoli addietro.

Il turista può dunque conoscere grandi personaggi del passato, principi e damigelle, artisti e scrittori, oppure ascoltare le vicende del popolo dalla viva voce di lavandaie, dame di compagnia, soldati di ventura, ecc ecc. In tutta Italia quest’offerta culturale è diventata un plus di innegabile interesse: un format diffusissimo che ha dato nuovo impulso turistico ad innumerevoli siti di interesse anche minore, aumentando in modo considerevole la fetta di pubblico che spesso, mai prima d’ora, si era avvicinato alle visite guidate culturali.

Aumentando la valorizzazione di determinate aree e siti spesso dimenticati e musei poco frequentati.  All’estero ne avevano già scoperto il valore decenni addietro, infatti molti documentari storici stranieri che vengono trasmessi dalle reti italiane sono inframmezzati da scene in costume d’epoca. Le visite teatralizzate fanno parte del fenomeno più generale che è l’edutainment, “un neologismo coniato, negli anni 90, da Bob Heyman, documentarista del National Geographic, per indicare la possibilità e la necessità di insegnare e imparare divertendosi in gruppo”.

Ora questo fenomeno si è esteso al nostro Bel Paese con risultati davvero inaspettati: se gli attori hanno sensibilità e predisposizione ad interagire con il pubblico allora la visita guidata si trasforma in una vera “experience” di grande successo.

Nessun effetto speciale o scenografia

“la vera differenza la farà l’osmosi che si crea tra la guida turistica, l’attore ed il pubblico, in un dialogo continuo fatto di colpi di scena, battute teatrali e spiegazioni storico/geografico/culturali ineccepibili”, così illustra Elena Vergnano, guida turistica e guida GAE, che in Liguria con Le Guide del Golfo propone anche questa tipologia di visite: “con Barbara Noè e Rita Trinchero, mie colleghe di zona, ci siamo ben rese conto di come il pubblico apprezzi e ricerchi sempre di più questo genere particolare di offerta culturale”.

Una delle “attrici in costume d’epoca” che collabora con le Guide del Golfo liguri, ma che proviene dall’esperienza piemontese di ArteLab Novara, è Maria Rosa Marsilio: scrittrice e storica, ha perfezionato con Emanuela Fortuna lo studio della narrazione del passato, portando in scena innumerevoli personaggi di epoche diverse: dalla Duchessa Bona di Savoia, alla Marchesa del Finale Beatrice di Monferrato. Senza dimenticare la sua ultima fatica interpretativa ambientata negli anni ’20 del XIX secolo: impersonare la moglie dello scrittore inglese David Herbert Lawrence  (Frieda Von Richthofen) che proprio in Liguria trascorse alcune mesi intensi, preludio alla stesura del romanzo “L’amante di Lady Chatterley”.

“Non è semplice interpretare donne del passato, non è sufficiente un bel costume teatrale. Il mio grande impegno consiste nello studiare la vita delle protagoniste, dei loro famigliari ed il periodo storico in cui si svolsero le loro vicende, spesso drammatiche e mai semplici. Nonché lo studio approfondito della società in cui vissero attraverso documenti coevi, giornali d’epoca, diari. La legislazione del periodo storico è molto importante per dare senso completo a molte delle azioni che per un ascoltatore moderno appaiono a volte insensate. E tutto questo deve essere narrato con garbo, in modo a volte spiritoso, adattando e modulando il racconto e valutando il pubblico presente (se ci sono bimbi ad esempio)”, spiega la Marsilio.

L’apprendimento avviene mediante l’esplorazione attiva non solo dell’ambiente circostante (metodo Montessori), ma attraverso l’immersione verbale, visiva ed emotiva del momento.  Che viene vissuto dallo spettatore come se fosse realmente nel periodo storico affrontato.

Insomma, le visite guidate teatralizzate, un trend di questa estate 2024, che si è confermato con grande successo che non si ferma ma che continua anche per i prossimi mesi autunnali, mesi che offrono scenari diversi da quelli estivi ma altrettanto suggestivi ed affascinanti.

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