Regione Liguria ha approvato il Piano di Sviluppo Strategico relativo alla Zona Logistica Semplificata (ZLS) “Porto e Retroporto di La Spezia”, redatto con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Il documento, come previsto dall’art.6 del DPCM 40/2024, è stato inviato ai Ministeri competenti, al fine di redigere l’istruttoria che porterà all’emanazione del DPCM istitutivo.
«Regione Liguria e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale si sono tempestivamente adoperate per concludere l’iter propedeutico all’istituzione della ZLS e poter finalmente portare a compimento questo progetto di attrazione di investimenti ed occupazione», spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico con delega ai Porti e alla Logistica, Alessio Piana. «Con questa delibera, a seguito delle interlocuzioni avviate con i comuni e gli stakeholder locali, presentiamo ai Ministeri competenti le superfici complessive dell’area che comprenderà 339,24 ettari liguri e 148,06 ettari di retroporto emiliano».
Secondo Piana, questo è «un passo importante per arrivare, auspicabilmente entro la fine dell’anno, al decreto ministeriale istitutivo che consentirà alle imprese che vorranno investire di poter fruire, per autorizzazioni o permessi, di procedure semplificate e accelerate».
Quale posizione di territorio farà parte della ZLS di La Spezia
Nel progetto della ZLS spezzina rientreranno i Comuni di Arcola, Follo, La Spezia, Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure, oltre a cinque Comuni emiliani grazie a un’intesa che Regione Liguria ha sottoscritto con l’Emilia-Romagna a maggio.
«In primo luogo voglio ringraziare Regione Liguria, particolarmente l’assessore Alessio Piana, la struttura regionale e tutto lo staff dell’Autorità di Sistema Portuale, con in testa il segretario generale ingegner Federica Montaresi, per il lavoro complesso, e di grande valore strategico, che ha portato all’approvazione del Piano di Sviluppo Strategico della ZLS che fa capo al porto della Spezia», dichiara il presidente dell’AdSP del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva. «Si tratta di uno strumento di grandissimo valore per attrarre investimenti e creare nuova occupazione».
Questo, continua Sommariva, sarà «lo strumento ideale per dare un nuovo impulso alle aree retroportuali, a partire da S.Stefano di Magra, nonché per l’integrazione con le aree di sviluppo logistico ed industriale della provincia di Parma. Si compie dunque un passaggio decisivo per le prospettive di sviluppo e di innovazione del nostro territorio e dell’intero sistema portuale».
La ZLS ha durata minima di sette anni, rinnovabile per ulteriori sette, come previsto dall’art.7 comma 2 del DPCM 40/2024.
C.S.