Una pioggia di medaglie agli Europei di atletica

Una pioggia di medaglie agli Europei di atletica

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Continuano a sorprendere ed emozionare le gare di atletica agli Europei di Roma, con un palmares di medaglie per l’Italia inatteso. Dopo i primi due ori e due argenti di venerdì 7 giugno, infatti, ieri gli azzurri si scatenano e portano a casa ben 6 nuove medaglie, mantenendo la testa della classifica della rassegna con autorevolezza. L’Italia dell’atletica però ha deciso di non fermarsi più: è di pochi minuti fa una nuova doppietta nella mezza maratona, con Yeman Crippa che taglia il traguardo in 1h01’03” davanti a Pietro Riva (terzo posto per il tedesco Amanal Petros).

Oltre al risultato individuale, gli azzurri si garantiscono anche il titolo continentale a squadre grazie a Pasquale Selvarolo arrivato sesto con 1h01’27”. Altri due italiani nei primi dieci: si piazza ottavo Eyob Faniel 1h01’29”, mentre Yohanes Chiappinelli, che è stato in testa fino a metà gara, chiude in decima posizione con 1h01’42”. Crippa aveva dichiarato alla vigilia di volere una medaglia, anche guardando in prospettiva alle Olimpiadi, e ha mantenuto le promesse.

La notte delle 6 medaglie azzurre

Ripercorriamo la serata di ieri però. Scalda i motori Francesco Fortunato, che firma la terza medaglia per la marcia italiana della rassegna dopo la bellissima doppietta femminile di venerdì. Il suo è il primo bronzo di questi Europei, che porta a casa nella 20km: «Volevo questa medaglia, i miei avversari sono di livello ma non ho avuto paura. Ho avvertito la tensione nei giorni scorsi, ma sapevo che in gara l’avrei trasformata in energia positiva, l’aiuto del pubblico è stato fondamentale, quasi da mal di testa», ha detto Fortunato. «Mi godo questo risultato, spero di prendere altre medaglie in futuro ma questa è la prima individuale e sono felice.Dovevo giocarmi il bronzo e così è stato, sono soddisfatto e contento. Da domani penso alle Olimpiadi».

Lorenzo Simonelli, che conquista l’oro nei 110 ostacoli con un tempo che ha dell’incredibile, 13″05, e che è anche il nuovo record italiano. L’azzurro parte a razzo per poi prendere il largo e resistere nel finale, migliorando così il suo precedente record nazionale di 13″20. «Sono incredibilmente entusiasta, non ho parole per descrivere il mio stato d’animo», ha commentato dopo la gara l’ostacolista italiano. «A Tokyo mi ero detto che volevo anche io arrivare in cima al mondo e passo dopo passo ci sto arrivando. Vincere in casa, a Roma, è davvero magico. Io sono cresciuto perché è cresciuta tutta l’atletica italiana». 

Fabbri e Furlani, le emozioni del peso e della sabbia

Sorprende anche la prestazione di forza per Leo Fabbri, che con un lanciodel peso da 22.45 metri vince l’oro europeo e reclama anche il record degli Europei. Il primatista italiano fa il vuoto dietro di sé, essendo l’unico atleta della competizione a spingersi oltre i 22 metri. «Sono contento perché ora ho vinto qualcosa. I primi lanci, quelli del riscaldamento, sono stati terribili. Ma poi mi sono divertito moltissimo. Sapevo che avrei gareggiato contro me stesso e lo dico con tutto il rispetto per i miei avversari», ha commentato con modestia Fabbri ai microfoni Rai. «Non sono ancora al top, faccio fatica a forzare i lanci, c’è ancora tanto margine, quasi mi spavento a pensare a cosa posso fare».

Si conferma in un’ottima prestazione anche Mattia Furlani: il 19enne si porta a casa il record mondiale U20 del salto in lungo, con una prova 8.38 metri che gli consegna l’argento dietro al re della disciplina, il greco campione olimpico Tentoglou, che porta a casa l’oro con 8,65 metri. Bronzo per lo svizzero Ehammer (8,31). «È stata la gara più bella della mia vita», ha detto l’azzurro – ha ai microfoni Rai, sebbene non si sia risparmiato una piccola autocritica contestando «qualche errorino tecnico. L’argento, ma anche il record del mondo U20, una serata pazzesca». Il prossimo obiettivo è il primato italiano, detenuto al momento da Andrew Howe con 8,47.

Marcell Jacobs risponde alle attese e si prende l’oro agli Europei

Sono le emozioni della gara di velocità più attesa a brillare, nella notte di Roma. Il campione olimpico Marcell Jacobs scende in pista e raccoglie i frutti del cambio di allenamento con il trasferimento negli USA, vincendo la finale con un tempo di 10″2. Un tempo che però, sottolineano gli esperti, è da leggere con attenzione per le condizioni di gara: i velocisti infatti hanno gareggiato molto vicino alla semifinale e in una serata romana molto calda e umida. Jacobs potrebbe quindi valere già un tempo ampiamente sotto i 10 secondi netti. Certo è che l’azzurro sta migliorando le sue prestazioni in modo continuativo dall’inizio della stagione sta continuando a crescere, cosa che fa sperare bene in vista delle Olimpiadi di Parigi. Alle sue spalle chiude secondo un altro azzurro, Chituru Ali, per una splendida doppietta.

«Tokyo ci ha cambiati, questa Italia scende in pista per vincere», ha commentato Jacobs.

Sommando anche le medaglie della mezza maratona di questa mattina, l’Italia può vantare al momento 6 ori, 5 argenti e 1 bronzo. Ma le gare di Roma non sono finite qui.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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