In un angolo della storia, i resti di cinque persone sono stati scoperti in una casa abitata da Hermann Goering, il luogotenente di Adolf Hitler. Questo macabro ritrovamento è stato effettuato da un gruppo di archeologi dilettanti tedeschi e polacchi.
I corpi, privi di mani e piedi, includono un uomo, una donna, un anziano, un bambino e un neonato. Quest’ultimo è stato identificato solo tramite l’analisi dentale. Sorprendentemente, nessun vestito o monile è stato trovato con i resti, che giacevano addossati gli uni agli altri sotto solo 20 centimetri di terra.
Ipotesi e investigazioni
Le autorità polacche hanno escluso la possibilità che si tratti di un crimine recente, mentre la procura continua le indagini. Nonostante ciò, il mistero persiste, alimentato dalle teorie sulla possibile causa dell’amputazione degli arti. Alcuni esperti ritengono che questi possano essersi decomposti nel tempo, mentre altri suggeriscono un coinvolgimento in antichi rituali di sacrificio.
Oktavian Bartoszewski, direttore di una rivista tedesca e partecipante agli scavi, ha proposto la teoria del “sacrificio edilizio”, ipotizzando che i corpi potrebbero essere stati sepolti durante la costruzione della casa per proteggere i suoi abitanti da presunti mali. Inoltre, non si esclude la possibilità che dopo la guerra, agenti segreti polacchi o russi abbiano utilizzato il sito per seppellire oppositori politici e i loro bambini.
La Tana del Lupo
Il complesso della “Tana del Lupo”, situato nella Prussia orientale, è stato uno dei luoghi più frequentati da Hitler durante la Seconda guerra mondiale. La “Tana” è anche tristemente nota per l’Operazione Valchiria, il fallito attentato dinamitardo del 20 luglio 1944 contro Hitler, orchestrato da Claus Schenk Graf von Stauffenberg, che si concluse con la morte di quattro nazisti ma ferì solo leggermente il Fuhrer.
La scoperta senza risposte
La scoperta alla “Tana del Lupo” riporta alla luce gli orrori del nazismo e offre anche un crudo promemoria delle atrocità commesse sotto il regime di Goering. Gli scavi continueranno, portando forse nuove informazioni sulla storia del luogo e sulle persone che vi sono state coinvolte. La speranza è quella di risolvere il mistero di questi cinque scheletri, contribuendo così a ricomporre un capitolo importante della storia del XX secolo.