Zuckerberg presenta la nuova intelligenza artificiale Meta AI

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Il mercato delle AI è in subbuglio dopo l’annuncio del CEO di Meta che da il benvenuto alla sua nuova intelligenza artificiale del suo gruppo con un reel su Instagram.

«Grandi notizie oggi», esordisce Mark Zuckerberg in un video su Instagram. Se il nome rimane infatti Meta AI, il modello di linguaggio che la sostiene è, secondo l’ideatore di Facebook, è completamente nuovo e definirà lo standard mondiale. Llama3 «è ora l’assistente di AI più intelligente che puoi usare gratuitamente»

L’invito a provare il nuovo sistema non vale per chi risiede in Europa, dove il sistema non è disponibile in quanto non ancora conforme alle leggi europee. Gli americani invece potranno accedere a questo nuovo strumento direttamente da un box di ricerca nel feed sulle piattaforme di Meta (Facebook, WhatsApp, Instagram, Messenger), oppure tramite un nuovo sito, Meta.ai, direttamente dal proprio browser.

Le novità in arrivo per Meta AI

Llama3 nelle previsioni di Meta dovrebbe basarsi su 400 miliardi di parametri, un passo avanti notevole rispetto alla versione precedente, che comprendeva fino a 65 miliardi di parametri. Al momento, tuttavia, la versione rilasciata è un modello da 8 miliardi di parametri.

Inoltre, secondo The Verge, è stato impiegato per il training un dataset totale sette volte più grande di quello di Llama2, che contiene un mix di dati “pubblici” presi da internet e dati sintetici generati dall’intelligenza artificiale. In merito alla questione della privacy, la società ha riferito che i dati condivisi con Meta sulle sue piattaforme social dagli utenti non fanno parte di questo dataset. 

La vera particolarità di Meta AI, tuttavia, è la sua natura open source: il codice è visibile ed è disponibile a tutti gli sviluppatori che desiderano lavorarci. Ciò renderebbe l’intelligenza artificiale più sicura, secondo Zuckerberg, ma la rende anche più competitiva. Meta AI diventa così un modello che le aziende possono usare gratuitamente per sviluppare gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale di cui hanno bisogno. Un vantaggio importante, in un mercato sempre più saturo e affollato.

Le funzioni di Meta AI

L’intelligenza artificiale di Facebook prevede diverse funzioni che gli utenti hanno imparato già a utilizzare su altri strumenti: rispondere alle domande – con un piccolo aiuto da Google e Bing – animare, generare e modificare delle immagini, ma anche creare una specie di Gif delle azioni compiute sui social di Meta, creando un “playback del processi creativo”. All’interno di Facebook, Instagram e WhatsApp apparirà dunque un box per dialogare con un chatbot, che risponderà alle domande degli utenti. Questa mossa dovrebbe quindi aumentare in termini esponenziali il traffico e le interazioni sui portali di Meta.

«Grazie alla scalabilità e alle prestazioni migliorate, Llama3 può gestire compiti in più fasi senza sforzo, mentre i nostri raffinati processi di post-training riducono in modo significativo i tassi di falso rifiuto, migliorando l’allineamento delle risposte e aumentando la diversità delle risposte del modello. Inoltre, migliora drasticamente capacità come il ragionamento, la generazione di codice e l’esecuzione di istruzioni», si spiega sul sito dedicato a Meta AI, che diventa così un assistente integrato sulle alcune delle piattaforme social più utilizzate al mondo.

Milioni di utenti – non solo statunitensi ma anche da Nuova Zelanda, Singapore, Pakistan, Giamaica e di diversi Paesi africani – cominceranno a utilizzare questa intelligenza artificiale in ruolo di allenatori più o meno consapevoli.

Meta scende così nell’arena della corsa all’intelligenza artificiale, dedicandosi al business di creazione di agenti personalizzati grazie al suo modello open source. Un nemico ostico anche per Open Ai, che si sta preparando a lanciare il suo nuovo modello, GPT-5, entro l’estate.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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