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Festa di San Giuseppe La Spezia

La Spezia vietata agli animali la Fiera di San Giuseppe

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LA SPEZIA – Verso la Fiera di San Giuseppe della Città dell’Arsenale. Stesse date dello scorso anno: 17, 18 e 19 marzo.

La fiera dedicata al patrono, a La Spezia, è il giorno più lungo dell’anno. Anzi è la tre giorni più estesa ed intensa fra le manifestazioni. Ché, oltre ad essere il momento più atteso per spezzine e spezzini, è anche il tempo dove visitatori, turisti e amanti della cultura in genere potrebbero e possono mettere insieme l’esperienza dei festeggiamenti con approdi alle mete più affascinanti del Levante ligure. Ovvero fra i punti paesaggistici più belli d’Italia. Ma ripartiamo dalla Fiera del 2024. Che è pensata per ripetere almeno il successo di quella dello scorso anno, quando piano piano si lasciava davvero alle spalle il buio della crisi pandemica.

L’appuntamento immancabile per gli spezzini e non solo, pure quest’anno, porterà seicento o poco più banchi espositivi a posizionarsi lungo l’ormai consolidato tragitto del centro cittadino.

Le date del 17, 18 e 19 marzo sono state ufficializzate nelle ultime ore, ma già da prima gli uffici comunali avevano avviato le pratiche per l’organizzazione degli eventi, dagli allacci per le forniture di servizi, a quelle dedicate all’assegnazione delle postazioni vacanti. E anche quest’anno l’Amministrazione comunale confermerà l’ormai consolidata dislocazione dei banchi. La planimetria sarà ufficializzata nelle prossime settimane, con le bancarelle dei commercianti ambulanti pronte a essere disposte e posizionate su 15mila metri quadrati ed andare a formare quel lungo serpentone che si snoda tra via Chiodo (nel tratto classico, compreso tra piazza Verdi e via Persio), via don Minzoni, viale Mazzini, la passeggiata Morin, via Persio nel tratto compreso tra via Chiodo e via Cappellini, la parte interna dei giardini pubblici all’ombra della statua di Garibaldi, via Diaz, via Cadorna, piazza Europa e piazza Bayreuth. Piazza Verdi, come ormai da tradizione, sarà dedicata agli stand delle realtà associative del territorio. Tutto come lo scorso anno, dunque.

Durante i giorni della Fiera, come di consueto, scatterà tutta la serie di divieti di sosta e di transito, con limitazioni al transito e alla sosta nelle aree limitrofe a quella della fiera. La macchina organizzativa è al lavoro non solo per definire gli aspetti tecnici legati allo svolgimento della fiera patronale, ma anche per approntare il consueto calendario di iniziative in grado di vestire la città a festa durante i tre giorni.

Si sta valutando, per esempio, la possibilità di realizzare la consueta Notte bianca, che si dovrebbe tenere sabato 16 marzo e che questa volta dovrebbe dunque avere un ruolo di prologo della manifestazione.

Domenica 17 marzo, nello specchio acqueo antistante la passeggiata Morin, saranno invece protagoniste le borgate marinare del Golfo, pronte a contendersi la 22ma edizione del Trofeo di San Giuseppe: per gli armi del Palio del Golfo si tratta del primo appuntamento dell’anno, il secondo stagionale dopo il Trofeo di Natale.

L’edizione 2024 della Fiera di San Giuseppe sarà anche la seconda in cui verrà vietata la vendita di animali, dopo l’entrata in vigore della normativa comunale. Resta invece da capire se gli spezzini avranno la possibilità di visitare l’Arsenale della Marina militare durante l’attesissima tre giorni. Riportando in vita quello che garantiva la Marina, ovvero le visite guidate al Museo tecnico navale e nell’importante quanto strategica Base navale della città.

La prima fiera di San Giuseppe, santo protettore della città di La Spezia, si tenne nel 1654 in Largo Sant’Agostino. Come iniziativa di contrasto della crisi; già da allora, infatti, si provava di tutto per tentare almeno di fronteggiare i tanti momenti di depressione economica e sociale. Non a caso, persino a centinaia di anni di distanza, sono state proprio alcune particolari associazioni di categoria ad esprimere soddisfazione, da Confartigianato a CNA e Confcommercio, già nel 2023, per la scelta di tornare alle date consone e tradizionali per la tre giorni di mercato all’aperto: 17, 18, 19 marzo. Non 5 giorni come nel Seicento, ma di sicuro “una boccata d’ossigeno importante per le attività commerciali spezzine”, aveva infatti sottolineato fra le altre cose il presidente della realtà associativa con sede in via Fontevivo, Giuseppe Menchelli, durante la presentazione pubblica dell’appuntamento dello scorso anno. Nell’anno del vero ritorno alla normalità. L’anno precedente, il 2022, l’evento era stato posticipato ad aprile.

Abbigliamento, dolciumi e frutta esotica, casalinghi, stand dimostrativi e standi tipici di prodotti di qualità di altre regioni italiane anche per questo 2024 avranno il compito di far passare agli ospiti ore di serenità e spensieratezza. I prodotti simbolo restano la porchetta e, in qualche misura, i notissimmi brigidini di Lamporecchio della provincia di Pistoia.

Nuovamente, durante la Notte bianca del sabato, eccezionalmente i titolari di pubblici esercizi potranno ospitare intrattenimenti musicali senza ballo in deroga ai limiti di rumorosità e fino all’una. L’altra deroga permette di esporre merce nell’area antistante il negozio di proprietà nonostante le norme di occupazione del suolo pubblico.

Arrivare a La Spezia è semplice e comodo, sia in treno che in automobile. Seppure per questa tre giorni resta di certo preferibile utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti.

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Dunque, si diceva, cultori delle bellezze e dei viaggi possono approfittarne per allungare viaggio e la permanenza in alcuni luoghi della Liguria giustamente considerate fra le mete più fascinose dell’intera Penisola. La riviera spezzina, per dire, offre le imperdibili Cinque Terre: Riomaggiore, Manarola, Vernazza, Corniglia, Monterosso; come i punti di riferimento privilegiato di scrittori, poeti, artisti in genere: Lerici e Bocca di Magra. Dalla riviera alla Val di Magra, appunto. Senza dimenticare la singolarità e le particolarità della Val di Vara (qui nasceva la materia prima dei jeans). Un piccolo tour, si potrebbe fare. Che sarebbe un viaggio di infinita bellezza.

Bocca di Magra (Ameglia, La Spezia)

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