8 Marzo, sentite come suona bene.
8 Marzo, 8 Marzo, 8 Marzo, suona così bene che al solo pronunciare questa data ci si sente positivi. Sì perché non si tratta di una data qualunque, ma LA data in cui in tutto il mondo si celebra la donna, si celebrano TUTTE le donne, portatrici di vita e di amore.
Oggi vediamo il giallo delle mimose in fiore colorare le nostre strade. Ma vediamo comparire anche il rosso delle scarpe con tacchi a spillo e delle panchine su cui sono stati incisi i nomi delle donne che non sono riuscite a sfuggire alla violenza di amori malati.
Oggi le nostre piazze si riempiranno di sorellanza e condivisione per tutte quelle mogli, madri, figlie, sorelle e amiche che non hanno più una voce propria con cui raccontare i propri calvari. Ma anche per quelle mogli, madri, figlie, sorelle e amiche che invece sono ancora qui e vivono i loro incubi peggiori all’interno delle mura domestiche, troppo impaurite per chiedere aiuto.
Stasera le donne libere di tutto il mondo usciranno di casa e andranno a cena fuori, con o senza i compagni/mariti accanto, semplicemente perché la libertà è un loro diritto. E lo faranno a testa alta per affermare apertamente di non aver paura a reclamarlo!
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In questa Giornata Internazionale della Donna 2024 si sentiranno, come ogni anno, tante parole pronunciate da voci suadenti e/o passionali che reclameranno diritti e giustizia per le donne. Si dirà, come sempre, che l’8 marzo deve essere tutto l’anno e non solo un giorno su 365 segnati sul calendario. Tutte belle parole, in parte sincere e in parte obbligate dalla circostanza del momento. Parole sempre importanti da ribadire ma dal gusto un po’ amaro (o forse insipido) che già da domani verranno archiviate nei meandri della nostra “mente sociale” fino al prossimo 8 Marzo.
Tanto si è fatto in questi anni per dire #stop alla violenza di genere, #stop ai femminicidi, ma la società è lenta a imparare e ancora molto (troppo) resta da fare.
Eppure, nel nostro piccolo quotidiano, ognuno di noi può fare una grande differenza in tal senso.
Come? Ricominciando dalle basi, o meglio DALLA BASE, quella primaria, la più importante di tutte. L’EDUCAZIONE. Dobbiamo (ri)educare noi stessi, il genere umano. A partire dai più piccoli, gli innocenti, quelli che assorbono dagli adulti come spugne semplicemente imitandone i comportamenti.
Insegniamo ai nostri bambini e alle nostre bambine – uomini e donne di domani – l’importanza del rispetto, della tolleranza, dell’uguaglianza e della parità, della comunicazione e del dialogo.
Così come quella della libertà, dell’indipendenza, dell’autonomia, dell’amore e dell’accettazione in primis per e verso se stessi e poi per e verso gli altri.
Insegniamo loro a dire NO ai principi malati di una società retrograda e obsoleta, a essere orgogliosi ma giusti, a essere coraggiosi e fieri, sempre fedeli a se stessi. Insegniamo loro a essere forti e gentili al tempo stesso (c’è tanta forza nella gentilezza!) ma anche a saper chiedere AIUTO in caso di bisogno.
Insomma, educhiamoli affinché un domani possano diventare la migliore versione di se stessi.
Tutto questo darà vita a una catena di Amore perpetua e infinita che – si spera – ci porterà fuori dal tunnel della violenza.
In questa Giornata della Donna noi di Liguria Day abbiamo pensato di creare qualcosa di nostro, di diverso dai soliti articoli che si limitano a riportare i fatti della giornata.
Ognuno dei nostri redattori ha voluto partecipare a questa Giornata della Donna in maniera personale, fermandosi a riflettere e raccogliendo i propri pensieri in merito sotto forma di prose o poesie. Li abbiamo raccolti di seguito in una sorta di “collage” dall’unico file rouge: la donna!
Buona Giornata Internazionale della Donna 2024 a tutti! E buona lettura!
Chiara Biffoni, Direttore Responsabile di Liguria Day
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2024: UN OMAGGIO DALLA REDAZIONE DI LIGURIA DAY.
Amarti è così bello che finanche la mia sofferenza derivante dalla tua lontananza viene meno, innamorandomi di te sempre di più e del tuo essere libera, misteriosa e inafferrabile. Un sentimento che mi ricolma di una pienezza totale e assoluta capace perfino di colmare il vuoto della tua mancanza che non mi opprime, perché al contrario mi fa gridare al cielo, al mare e al vento: te amo ergo sum. – Stefano Lesti
“Donna”
Donna,
vita che scorre
nel sangue, nel cuore e nell’anima.
Luce che rischiara la notte.
Donna è sogno.
Donna è forza che sostiene,
è speranza, coraggio e amore.
Donna,
bellezza che splende
nei sorrisi, negli occhi e nei gesti.
Donna,
grazia che incanta.
È pensiero, parola e arte.
Donna,
saggezza che guida.
È scelta, azione e destino.
Donna,
musica che suona
nella mente e nello spirito.
È melodia che armonizza
il silenzio, il rumore e il canto.
È nota che vibra
di emozione, sentimento e cuore.
Donna
è un fiore che sboccia.
Non farlo mai appassire.
Rita Ferranti Noviello
“Sono le donne”
Sono le donne
Ad accogliere
Curare
Donare
Perché le donne
Liberano
Creano
Scatenano
Tutte le parole
Che sono donne
A disegnare la vita
Guarire le emozioni
Le donne sono
Le soluzioni
Le guerriere creatrici
Comandanti
Ingegnere
Artiste
Visionarie
Sono donne le spose
Le situazioni da seguire
Come selvatiche rose
Adombrano selve mimetiche
Nascondendosi
Per poi manifestare il rigoglio dei colori
Sono a sopperire
Mancanze dolorose
E soffrire per poi volare al di sopra di tutte le cose
Finalmente sono in guerra
Contro le stupide ordinanze
Che tentarono di frenarne le capacità
Fenici orgogliose
Sono libere
Combattono
Senza ferire
Colpiscono le fierezze e le stupidità
Mostrando le verità
Sono le donne
Le chiose
La bellezza originale delle nostre umanità”
Laurent Vercken de Vreuschmen
La giornata delle donne è la giornata all’inno della vita. Senza la donna non ci sarebbe il genere umano. Non esiste un giorno in cui non si festeggia una nascita, in cui non si festeggia la pace, l’equilibrio, il senso di famiglia, gli affetti, il rispetto reciproco e l’aiuto verso i più deboli, verso i bambini. La donna è più di questo e non basta un giorno per ricordarlo. Voglio ricordare invece in questo giorno, le guerre, le violenze, le sopraffazioni e i soprusi verso le donne, i bambini più deboli, sperando in un’umanità migliore ed un futuro migliore per tutti noi. Viva la donna, viva la vita. – Sabrina Rinaldi
#Mai più
Questi sò tempi che la vita sembra nà follia
io se guàrdo er televisore vorei cambià canale
vorei spegne er video, lassà perde, famme n’giro
mai più vòrei vèdè storie dè donne màrtràttate, ammazzate,
violentate.
Mai più, nun sè nè pò più, questi sò tempi che
quàrcuno deve dà pjà nà decisione,
mai più donne che vivono nella tènzione, quàrcuno deve dà pjà nà decisione
bla, bla, bla, tutti ogni vòrta stanno a parlà e n’tanto c’è gente
che rinnega la civiltà.
Mai più dolore e violenza, ora bisogna daje n’tajo
e la donna e l’amore pè la vita dòvèmo mette ar primo posto.
Walter Festuccia
Lacrime calde
Lacrime calde
coperte bagnate
notti sfuocate.
Le hai mai vissute
con gl’inganni del vino.
E il sesso.
E l’amore.
Forse
non era destino
incontrare i tuoi occhi.
E adesso,
m’accorgo,
restan solo le botte.
Mai più un’altra notte.
Sola,
con le mie botte.
Rosella Schiesaro
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