In scena a Cortona la pièce teatrale di Ferzan Özpetek
La magia di Magnifica presenza ha incantato Cortona e i suoi abitanti in due serate memorabili al Teatro Signorelli, dove il pubblico ha applaudito a scena aperta l’ultima creazione teatrale del talentuoso regista Ferzan Özpetek.
Le due serate sold-out sono state caratterizzate da uno spettacolo emozionante e coinvolgente, un’esperienza di un’ora e mezza che è volata grazie alla trama avvincente e agli attori straordinari.
L’ingresso a sorpresa degli attori dalla platea ha aggiunto un tocco di originalità allo spettacolo, catturando l’attenzione degli spettatori fin dall’inizio.
Magnifica Presenza è la trasposizione teatrale dell’omonimo film del 2012, basato su una storia vera vissuta da un amico del regista Özpetek.
La trama segue le vicende di Pietro, interpretato magistralmente da Federico Cesari, un giovane che si trasferisce da Catania a Roma per inseguire il suo sogno di diventare attore.
La casa di Pietro, situata in Via Cavalcanti nel quartiere di Monteverde, diventa il palcoscenico di un incontro surreale con fantasmi appartenenti alla compagnia teatrale Apollonio morta durante la Seconda Guerra Mondiale proprio in quella casa.
Questo elemento sovrannaturale aggiunge un fascino unico alla storia, offrendo spunti di riflessione sulla lotta tra passato e presente, dove i fantasmi ripercorrono la loro storia senza essere consapevoli della loro morte.
Il protagonista si trova a confrontarsi con provini e delusioni amorose, intraprendendo un percorso interiore che lo porta a fare i conti con il suo passato e con il presunto fidanzato Massimo.
L’incontro tra i due si concluderà con un addio brusco e definitivo e segnerà un momento cruciale per la crescita e il cambiamento del protagonista.
Il confronto generazionale tra Pietro e Luca
Anche in questo frangente i fantasmi faranno la loro parte: il dialogo tra Pietro e Luca, attore gay che all’epoca non poteva certo rivelare il suo orientamento sessuale, permette al giovane ragazzo di sanare la sua frattura interiore e di tornare a credere nell’amore.
La colonna sonora, affidata a Pasquale Catalano e Giuseppe Sasso, contribuisce a creare un’atmosfera avvolgente, richiamando il legame emotivo con il film originale e arricchendo l’esperienza teatrale.
La scelta dei brani, tra cui quelli della cantante turca Sezen Aksu e di Patty Pravo, si integra perfettamente con la narrazione, sottolineando l’importanza della musica nei lavori del regista turco.
E poi ci sono loro, ovviamente, gli attori. Grazie ai quali il palcoscenico prende vita per restituire al pubblico presente emozioni ed importanti occasioni di catarsi.
Federico Cesari: talento ed eccellente padronanza della scena
Federico Cesari, nel ruolo di Piero, ha dimostrato una maturità e una profondità interpretativa notevoli, portando sul palcoscenico la complessità del suo personaggio in modo convincente.
La sua capacità di esplorare il percorso interiore del protagonista è stata fondamentale per rendere la storia coinvolgente e appassionante.
Una recitazione garbata, capace, così come è lui, Federico, giovane attore di successo che si è anche laureato in medicina lo scorso anno.
“Sì, dopo il Liceo Classico ho deciso di continuare a studiare e Medicina era l’unico mio vero interesse. Mi piace molto la biologia e mi sono concentrato quindi sulle materie di maggiore interesse.
La recitazione è una lunga storia: recito dall’età di dieci anni, ad oggi ho la fortuna di poter sperimentare entrambe le mie passioni.
Poi c’è stato l’incontro con il regista Ferzan Özpetek, avvenuto tramite un provino al quale ne sono seguiti molti altri. Özpetek ha voluto coinvolgerci molto nella costruzione del testo e comprendere appieno le nostre capacità creative.
Il processo di genesi dell’opera è stato ovviamente complesso, ma decisamente appagante”.
Di certo è palpabile l’affiatamento del cast: tutti gli attori trasmettono al pubblico la loro energia e la loro capacità di interpretare fino in fondo i personaggi della storia.
La musa indiscussa del Maestro Özpetek, l’attrice turca Serra Ylmaz, ha conferito al personaggio di Maria una forza e un’energia contagiose.
La sua meravigliosa presenza scenica ha contribuito a creare momenti anche leggeri, bilanciando il tono dell’opera e offrendo un’interpretazione come sempre molto apprezzata dal pubblico.
Anche Tosca d’Aquino, nel ruolo di Maria, la cugina esuberante di Pietro, ha recitato con grande maestria. La sua performance ha catturato l’attenzione, prendendosi la scena con carisma e intensità.
La sua recitazione ha contribuito a creare un equilibrio tra i diversi personaggi, aggiungendo dinamicità e vitalità all’ensemble.
Di fatto ciascun attore ha svolto un ruolo fondamentale nell’arricchire la trama e nell’aggiungere profondità alla storia attraverso la propria interpretazione.
Toni Fornari è una bella ed interessante presenza che contribuisce a creare le dinamiche interne alla storia.
“L’esperienza cortonese è andata davvero molto bene – racconta Toni – siamo molto felici perchè di fatto è stata la nostra prima uscita.
Ad aprile saremo in Liguria, prima a Sanremo e poi a Genova: aspetto di vedervi!”
Luciano Scarpa, Sara Bosi e Fabio Zarrella
Luciano Scarpa, con la sua doppia interpretazione, ha reso possibile l’atmosfera surreale della casa infestata dai fantasmi.
La Signora Ennio e Filippo hanno senza dubbio conquistato gli spettatori in questa alternanza di ruoli, voci e messaggi inconsci.
Sara Bosi si è dimostrata una presenza elegante e ben in accordo con gli altri protagonisti dello spettacolo.
“Dopo il debutto a Caserta e le date romane – racconta Sara – di fatto abbiamo iniziato proprio qui a Cortona la nostra tournée.
E devo dire che Cortona, un’autentica perla, ci ha accolti davvero caldamente”.
“Anch’io mi sono trovato subito benissimo in questo gioiellino fantasy – dice Fabio Zarrella – ed io sono proprio fissato con il Fantasy. Il pubblico è stato davvero incredibile e ci ha tramesso un calore assurdo”.
Anche Zarrella, impegnato con due interpretazioni, ha portato un tocco di autenticità e credibilità ai personaggi.
La sua versatilità ed evidente bravura nel passare da momenti duri ed aggressivi ad altri più dolci, ha contribuito a mettere in scena un ventaglio di caratteri molto differenti.
Molti personaggi in ottimo equilibrio tra loro
Troviamo poi Tina Agrippino, un’interessante quanto sgangherata padrona di casa che nei panni di Livia Morosini riesce abilmente ad interpretare un personaggio di dubbia moralità.
In sintesi, la recitazione degli attori di “Magnifica Presenza” ha contribuito a costruire un ensemble teatrale coeso e coinvolgente.
La loro abilità nel dar vita a personaggi distinti e memorabili ha arricchito l’esperienza teatrale nel suo complesso, creando un equilibrio armonioso con il racconto di tutti i protagonisti.
La performance degli attori, tutti, ha quindi contribuito in modo significativo e determinate al grande successo dello spettacolo.
La loro abilità nell’interpretare personaggi eterogenei, complessi e coinvolgenti ha reso questa esperienza teatrale indimenticabile per il pubblico di Cortona.
Il genio del Maestro Ferzan Özpetek
Magnifica Presenza è senza dubbio uno spettacolo che va oltre la semplice rappresentazione teatrale – come si conviene alle opere del Maestro Özpetek – che porta il pubblico a riflettere sulla sottile linea tra realtà e finzione, passato e presente.
Ferzan Özpetek, con il suo genio e la sua maestria, riesce a regalare al pubblico atmosfere suggestive e coinvolgenti e a mettere in scena la lotta interiore di ciascun individuo.
Il regista storicizza la battaglia per i diritti civili – Pietro è gay come il fantasma Luca, ma le epoche sono ben differenti – ed invita a comprendere l’importanza, nell’ambito di tutte le singole esistenze, di paradigmi culturali rispettosi della propria unicità e libertà.
Il teatro come il cinema sono strumenti di indagine interiore che permettono, a chi affronta l’impegnativo viaggio dentro se stesso, di conoscere tutti o quasi i personaggi che abitano la nostra psiche e che ci rivelano la complessità dell’esistenza umana.
Quel che è certo è che il pubblico di Cortona si è dimostrato attento, partecipativo ed entusiasta di fare la conoscenza di questi personaggi in cerca d’autore.
E alla fine dello spettacolo ha regalato a tutto il cast una meritatissima standing ovation.
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