Oggi prende vita il Festival di Sanremo, al via la 74esima edizione del festival della musica italiana, e come ogni anno, oltre la musica, tematiche di vario genere verranno affrontate, volte a sensibilizzare il pubblico si cercherà di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche più attuali.
In virtù di cio, ed in occasione della mostra monografica dedicata all’artista del seicento, a Sanremo, posizionato all’interno dell’atrio del teatro Ariston pronto ad accogliere gli artisti e gli spettatori, una copia del quadro della Gentileschi “Giuditta e la sua ancella con la testa di Oloferne”. Si tratta di una decisione che fa parte del progetto “Ospite d’Onore a Sanremo” voluto da Regione Liguria per mettere in mostra il patrimonio artistico della regione.
“A poche ore dal suo allestimento il quadro di Artemisia è già diventato il super ospite di Sanremo – ha commentato il presidente di Regione Liguria Toti – la cultura diffusa in grado di raggiungere il maggior numero possibile di persone, è uno degli obiettivi di questa amministrazione. Se poi a questo si aggiunge anche la trasmissione di un messaggio importante – ha proseguito il presidente – come la violenza sulle donne, il risultato è straordinario. Le star dentro l’Ariston stanno facendo le foto con questo capolavoro e ci aiuteranno nella nostra missione di diffusione della cultura”.
Il dipinto di Artemisia a Sanremo, le origini della polemica
Il dipinto infatti, realizzato dall’artista Artemisia Gentileschi e risalente al 1623, riprende il tema biblico di Giuditta ed Oloferne e ricalca la questione della violenza sulle donne, un argomento purtroppo quanto mai attuale. Quella esposta al teatro Ariston è una copia del quadro originale ma vuole sensibilizzare sul tema e promuovere la mostra “Artemisia Gentileschi. Coraggio e Passione” in corso a Palazzo Ducale, a Genova. Un dipinto mai esposto prima e custodito nei depositi di Musei di Strada Nuova.
Tuttavia questa decisione è stata al centro di nuove polemiche e contestazioni: la mostra al Ducale aveva già scatenato l’ira delle attiviste di Non una di Meno e Mi riconosci che adesso si rivolgono alla decisione di esporre l’opera all’Ariston:
“L’iniziativa vorrebbe lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne – hanno scritto – ma in realtà promuove la mostra e continua a spettacolarizzare la vicenda biografica di Artemisia Gentileschi (la pittrice è stata infatti vittima di stupro durante la sua vita)”
La protesta verso la mostra al Ducale invece ha già raccolto le mille adesioni e hanno portato la curatrice Anna Orlando (anche consulente per l’arte del Comune di Genova) a prendere pubblicamente le distanze dall’allestimento anche se, ha dichiarato con un post su Facebook, che continuerà a promuovere la mostra e a difendere l’esposizione sanremese.
Tuttavia Regione resta ferma sulle sue posizioni: il dipinto è un simbolo importantissimo per le battaglie femminili e per contrastare la violenza sulle donne.
“Abbiamo portato anche per l’edizione 2024 del Festival di Sanremo un’opera di grande pregio – ha dichiarato Jessica Nicolini coordinatrice delle Politiche Culturali di Regione Liguria – abbiamo voluto esporre un’opera che ci offre l’occasione di parlare di un tema particolarmente importante e sentito come quello della violenza sulle donne e dei femminicidi”.
L’opera ha infatti subito suscitato l’attenzione e la curiosità dei presenti: scatti e selfi davanti al dipinto con Sangiovanni, Facchinetti, Clara, Renga, Fiorella Mannoia e Annalisa.
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