Nuovi sviluppi nell’indagine sul crollo del parcheggio privato di via Cabrini a Genova nel novembre scorso. L’evento, causato dalle copiose precipitazioni che avevano colpito la città, continua a costringere 18 persone, a vivere lontano da casa. Negli ultimi due mesi, gli sfollati attendono aggiornamenti a casa di parenti e conoscenti o in hotel messi a disposizione dall’amministrazione locale.
Dopo aver mostrato scetticismo verso l’ipotesi di crollo colposo, il pubblico ministero Arianna Ciavatti ha affidato ad Enrico Sterpi, presidente dell’ordine degli ingegneri, il compito di effettuare la consulenza tecnica per individuare eventuali responsabilità. Il pm avrebbe inoltre inserito all’interno del registro degli indagati, come atto dovuto, il progettista, chi commissionò i lavori al manto stradale del parcheggio e il titolare della ditta esecutrice.
I primi rilievi dopo l’incidente al parcheggio di via Cabrini avrebbero infatti individuato una possibile causa del crollo in un difetto delle piastrelle. Dopo essersi distaccate, questi elementi avrebbero infatti permesso l’infiltrazione della pioggia, con il successivo cedimento del muro di contenimento e la caduta di due auto e detriti sul piano terra e sul primo piano del palazzo vicino.