Marco Campomenosi, insieme a tutti gli europarlamentari della Lega, si è espresso chiaramente a sostegno di Matteo Salvini, attualmente sotto indagine per il suo ruolo di Ministro degli Interni, durante la crisi migratoria Open Arms.
“Solidarietà e vicinanza al vicepremier e ministro Matteo Salvini, anche oggi a Palermo per l’udienza Open Arms, in tribunale per aver mantenuto la promessa di difendere i confini italiani ed europei e aver fermato l’immigrazione senza limiti. Difendere l’Italia non può essere un reato: siamo orgogliosi di Salvini”.
hanno dichiarato in una nota gli europarlamentari della Lega.
La nota dei parlamentari Europei esprime una solidarietà incondizionata per l’impegno di Salvini a “difendere i confini italiani ed europei” per contrastare l’immigrazione incontrollata.
Salvini ha mantenuto la promessa di difendere l’Italia”,
Afferma Campomenosi, sottolineando che agire per la sicurezza nazionale non può e non deve essere considerato un reato.
Il supporto espresso dagli europarlamentari non è solo un gesto di solidarietà politica, ma anche un riconoscimento del ruolo di Salvini nel plasmare una politica migratoria più rigorosa, un tema che ha dominato l’agenda politica italiana e europea negli ultimi anni, per la manifesta volontà dei cittadini votanti.
Questa solidarietà rispecchia una visione condivisa, che vede nella protezione dei confini nazionali un dovere primario del governo, una necessità sia per la sicurezza che per l’identità nazionale.
Inoltre, il sostegno di figure prominenti dell’Unione Europea è un segnale che le azioni di Salvini non sono un caso isolato, ma parte di un dibattito più ampio sulla gestione dell’immigrazione in Europa.
La dichiarazione degli europarlamentari della Lega assume quindi un significato che va oltre il caso specifico di Salvini, diventando un punto di riflessione sulle politiche migratorie a livello europeo e sul delicato equilibrio tra sicurezza, umanità e sovranità nazionale.
Salvini Davanti al Tribunale
Con una dichiarazione politica, il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini chiarisce le sue scelte durante il periodo relativo alle vicende open arms.
“Giuseppe Conte, da presidente del Consiglio, ha accompagnato tutte le scelte della politica migratoria, tranne quella relativa all’Open Arms, altrimenti oggi non sarei qui”.
“Non è mai mancata l’assistenza a Open Arms. E mai ci siamo opposti agli interventi in favore di donne incinta e altri migranti in difficoltà”.
Ha dichiarato evidenziando la complessità e le sfumature della situazione, respingendo qualsiasi accusa di negligenza o disumanità. Salvini affronta poi la questione dei “presunti minori” a bordo, sottolineando che anche “l’Avvocatura di Stato, il 19 agosto, ha usato il termine ‘presunti minori’, riferendosi a uno sbarco avvenuto il 17 agosto”.
“Quello che ho fatto l’ho fatto in piena responsabilità e in piena coscienza. Durante il mio mandato sono stati 600 i casi, mi faccio carico di quello che abbiamo fatto col risultato e di numeri mai raggiunti non solo nel contrasto al traffico di esseri umani, ma anche sul piano delle vite salvate”.
Concludendo la sua apparizione, Salvini ha sottolineato come durante il suo mandato non ci siano stati episodi luttuosi riguardanti migranti, a differenza di quanto successo in seguito.