La Leishmaniosi è una malattia dai molteplici aspetti e può coinvolgere diversi apparati o organi. Ne consegue che i sintomi manifestati dai cani malati sono svariati comprendendo lesioni cutanee, dimagramento, polidipsia/poliuria (aumento della sete e della quantità di urina prodotta), astenia, zoppia, diarrea, epistassi (perdita di sangue dal naso), fotofobia ed epifora, cecità, vomito e ascite (presenza di liquido in addome).
Quindi è evidente che l’aspetto fondamentale non sia la cura ma la prevenzione.
Senza prevenzione non c’è scampo.
Infatti se inizia la sintomatologia, l’esito sarà sicuramente in breve tempo fatale.
La prevenzione prevede quindi:
- Prevenzione diretta: proteggere il cane dalla puntura del Pappatacio attraverso prodotti repellenti.
- Prevenzione indiretta con l’ esecuzione annuale nel periodo invernale di un test performante per accorgersi in tempo se il cane è stato punto dal pappatacio.
- Prevenzione vaccinale con adeguato vaccino che aiuta il cane a rispondere adeguatamente all’ eventuale puntura del pappatacio.
- Prevenzione farmacologica: infatti alcuni farmaci riescono a far reagire il cane punto in modo adeguato al fine di contrastare il parassita e non ammalarsi.
La diagnosi di Leishmaniosi spesso è complicata poiché non esiste un test unico che ci possa dare la certezza della diagnosi della malattia.
La diagnosi quindi viene effettuata considerando più fattori quali: la sintomatologia clinica, gli esami di laboratorio e test quali elisa e pcr.
Da qui viene stabilito se il cane è semplicemente infettato o purtroppo è malato. Da questo dipende la cura che verrà effettuata. Di cui parleremo nella prossima puntata.
Per domande, consigli o approfondimenti scrivete a veterinarioscarzi@liguriaday.it
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