Ventisettenne muore cadendo nel gretto del torrente Bisagno, la Procura non apre un fascicolo, ma i genitori richiedono l’autopsia.
Era l’alba del 27 dicembre quando Franklin Jair Choez Moreira, 27enne ecuadoriano, è caduto da un muretto nel gretto del Bisagno, perdendo la vita. La Procura, dopo aver visionato quanto ripreso da una telecamera di sorveglianza nelle vicinanze, non aveva avuto dubbi: il ragazzo, solo, si era arrampicato sul muretto coi pantaloni abbassati, si era voltato di spalle e aveva perso l’equilibrio, cadendo.
Sul posto sono quindi intervenuti i vigili del fuoco, che hanno riportato il corpo sulla strada, un’ambulanza, un’automedica e la polizia scientifica. Il magistrato di turno, Stefano Puppo, non aveva predisposto alcuna autopsia, decretando quanto accaduto uno spiacevole incidente.
I genitori del ragazzo, tuttavia, non si danno pace. Secondo quanto riportato da un amico, i due quella sera erano stati a ballare in una celebre discoteca in Corso Italia con i colleghi, dopodiché erano rientrati verso le 6 del mattino. Si erano salutati non lontano dalla casa di Choez Moreira, che secondo l’amico non era ubriaco, e si erano separati.
La famiglia, attraverso il supporto dei legali Paolo De Bellis e Paola Rossi, ha presentato ieri pomeriggio un’istanza alla Procura per effettuare l’esame autoptico sul corpo del ragazzo, e ha inoltre richiesto di vedere il video ripreso dalla telecamera di sorveglianza.