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Un altro femminicidio a Fano. Sale a 106 il numero delle donne assassinate in Italia, di cui almeno 83 da coniugi, partner, ex o altri familiari soltanto nel 2023. Un uomo di 70 anni, Angelo Sfuggiti, ha strangolato la moglie sessantaseienne, Rita Talamelli, e tentato il suicidio. Il femminicidio risale probabilmente a ieri sera, intorno alle 21. Il delitto è stato scoperto da uno dei figli della coppia, che allarmato dal lungo silenzio dei genitori si è precipitato nell’abitazione di via Montefeltro, a Poderino di Fano. Grazie al suo allarme, a cui è seguita una chiamata al 112, è stato impedito il suicidio dell’aggressore, che ha ingerito barbiturici nel tentativo di togliersi la vita. L’uomo al momento si trova agli arresti in ospedale.
Angelo Sfuggiti è stato dichiarato in arresto per omicidio volontario
Il corpo di Rita Talamelli è stato ritrovato nella camera da letto. Sfuggiti avrebbe strangolato la moglie a mani nude, prima di assumere una massiccia dose di farmaci per suicidarsi. L’uomo è stato trasferito prontamente in ospedale e non sarebbe al momento in pericolo di vita.
Al momento sembra che la causa scatenante di questa violenza possa essere la lunga malattia della donna, una sorta di “omicidio pietoso” ma non per questo meno terribile. Gli agenti del commissariato locale stanno svolgendo tutti gli accertamenti del caso per capire se ci siano motivazioni diverse alla base di questa tragedia.
La giornata avrebbe dovuto scorrere normalmente, nella tranquilla provincia di questo angolo tranquillo di Pesaro-Urbino, in una Fano nota soprattutto per la tradizione della giornata di Carnevale ogni anno ripresa e, magari, perfino per quell’ennesimo Arco d’Augusto custodito da questo centro montefeltrino già caro a san Francesco.
La coppia, da decenni insieme, avrebbe dovuto presentarsi a cena dal figlio, che non vedendoli arrivare si è preoccupato e si è recato nella casa di famiglia per verificare, non aspettandosi certo la scena che scoperto. Un omicidio silenzioso, all’interno della tranquilla villetta a schiera di due piani circondata da alberi e tranquillo giardino. Nella pace, nella tranquillità apparente della provincia marchigiana.
Quello di Rita Talamelli è il secondo femminicidio a Fano nel giro di un anno
La comunità di Fano non ha potuto fare a meno che tornare con la memoria al femminicidio avvenuto nel novembre dello scorso anno. Vittima della violenza assassina dell’ex marito (un connazionale classe ’80), la 23enne Anastasia Alashiri, profuga della guerra in Ucraina. Per ritrovare il corpo esanime della giovane mamma, uccisa da tre coltellate, in quel caso era stato necessario ricevere la confessione dell’assassino.
Dalla morte di Alashiri a quella di Talamenti il trend dei femminicidi in Italia continua a crescere. Nel 2022, 97 donne sono state uccise in ambito familiare o affettivo e 57 di queste hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Nel 2023 sono già 106 le donne assassinate, la quasi totalità in ambito familiare o affettivo. Una malata normalità quotidiana, che attraversa ogni fascia d’età e classe sociale, come le differenze tra queste due storie sottolineano. Due vite diverse in tutto, ma accomunate dalla violenza e dal tragico finale.
