E’ morta la giovane Shani Louk, la ragazza tedesca di 22 anni rapita da Hamas durante il rave in Israele. Era diventata simbolo del brutale attentato e degli ostaggi di Hamas, era stata vista seminuda a bordo di un pick – up mentre i suoi aguzzini le sputavano addosso ed era stata facilmente identificabile grazie ai suoi tatuaggi.
Una giovane pacifista e spensierata che si trovava al Festival nel deserto del Nagev e da cui aveva scritto ai familiari: “Festival di musica e di pace” ignara del terribile attacco imminente e che di li a poco avrebbe ucciso 260 persone.
Shani Louk, per la madre un solo desiderio “che sia morta senza soffrire”
La sua situazione aveva generato apprensioni e pressioni anche da parte del governo tedesco a cui la famiglia si era rivolta. Tanta la speranza affinché venisse liberata soprattutto alla notizia delle liberazioni dei primi ostaggi, ma per Shani non c’è stato nulla da fare. La notizia della sua morte è arrivata ieri ed è stata comunicata dai familiari.
“Purtroppo abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita” ha scritto la madre Ricarda all’emittente Rtl/ntv.
Più brutali le dichiarazioni del presidente israeliano Isaac Herzog che ha voluto enfatizzare la violenza di Hamas:
“E’ stato trovato il suo cranio”, ha detto Herzog “ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia”
Il suo giovane corpo appunto non è ancora stato trovato, rinvenuto solo l’osso del cranio da cui risulta compatibilità con il dna della ragazza. La speranza della madre è che sia morta il 7 ottobre, giorno dell’attentato, perché sia morta senza soffrire.
Foto di copertina: Spiegel