Maria Valeria Valerio, moglie di Ferruccio Sansa, indagata per circonvenzione di incapace

Maria Valeria Valerio, moglie di Ferruccio Sansa, indagata per circonvenzione di incapace

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L’Avvocata Maria Valeria Valerio, moglie del giornalista e consigliere regionale Ferruccio Sansa, risulta iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Genova a seguito di un’indagine per circonvenzione di incapace ai danni di un’anziana perpetua novantacinquenne morta nel 2023. Indagato anche un frate di Bogliasco, Achille Boccia. A seguito del provvedimento giudiziario, i conti dei due sono stati posti sotto sequestro, tra cui uno di cui è contestatario anche Sansa.

Tra i beni sotto la lente d’ingrandimento, ci sono appartamenti, la pensione della donna (ex dipendente del Banco Ambrosiano) e diversi conti correnti. Secondo l’accusa, Valerio e Boccia avrebbero conquistato la fiducia dell’anziana proponendosi per gestire il suo denaro senza autorizzazione dell’amministratore di sostegno. Una gestione opaca, secondo il provvedimento. I pm in particolare contestano una parcella da oltre 20.000 euro intestata e corrisposta alla Valerio, e due polizze sulla vita della donna che avrebbero cercato di farsi intestare per decine di migliaia di euro.

Per via di questa vicenda, Valerio al momento non può esercitare la sua professione su disposizione del giudice Paola Faggioni. La sospensione è in vigore dall’8 agosto 2023 e resterà in vigore fino al 7 febbraio 2024.

«Mariangela (l’anziana donna deceduta a inizio 2023)  non aveva paura di essere derubata. Ma voleva sapere che fine avevano fatto i suoi soldi, voleva conoscere i saldi dei conti e lo stato dell’eredità del nipote mancato da poco. È morta senza avere queste risposte», con queste parole Maria Valeria Valerio ha cercato di spiegare cautamente i fatti che la vedono protagonista.

L’anziana donna si sarebbe rivolta all’Avvocata per alcuni movimenti bancari sospetti, bonifici senza una chiara causale o un destinatario, anche per cifre consistenti. Valerio avrebbe perciò presentato un esposto in Procura per fare luce sulla vicenda su mandato della signora Mariangela nell’ottobre 2022. Circa un mese dopo, arriva la controdenuncia dell’amministratore di sostegno, che accusa Valerio e il religioso di circonvenzione di incapace.

«Non solo ho agito correttamente in questa vicenda dal punto professionale, ma ho cercato di essere il più vicino possibile a Mariangela», si è difesa Valerio. «Ci unisce l’amore per la Chiesa e il volontariato e credo che tutta questa vicenda l’abbia segnata profondamente. Lei che, grazie ad un patrimonio significativo, ha sempre aiutato liberalmente il prossimo vedeva nell’amministrazione di sostegno che le era stata attivata unilateralmente una prigione, una misura privativa della libertà».

L’Avv. Valerio: “È vero, ho preso 129 mila euro dall’eredità di Mariangela”

Assistita dall’avvocato Raffaele Caruso, Valerio ha confermato l’ingente transazione contestata. «È vero, ho preso 129 mila euro dall’eredità di Mariangela, frate Achille mi ha pregato di accettare quei soldi perché tra le ultime volontà della donna c’era proprio indicato che avessi quel denaro. Con quei soldi ho sostenuto l’acquisto di una casa in centro che abbiamo deciso di comprare in famiglia. Ferruccio ha pagato la sua parte con l’eredità della madre, io ho usato i soldi che mi ha girato il religioso per non accendere un mutuo. Mi sono ripromessa di devolvere questa cifra alla missione in Zambia a cui in questi anni ho donato i miei risparmi, una piccola associazione che temevo non sarebbe stata in grado di gestire una cifra così alta tutta in una volta».

Al fianco della moglie nella vicenda, Ferruccio Sansa ha espresso il suo pieno sostegno alla moglie con un post su Facebook.

“La vicenda ha toccato mia moglie mesi fa. Premetto: ho assoluta fiducia nella magistratura alla quale mia moglie ha fornito ogni elemento utile per chiarire… ma soprattutto ho affetto e fiducia incondizionati verso di lei. Un anno fa mia moglie, come avvocato di una persona anziana a lei legata anche da profonda amicizia, l’ha accompagnata a presentare una denuncia ai carabinieri perché temeva che la signora fosse spogliata di un patrimonio milionario da alcune persone che gestivano i suoi conti. Quindi è stata mia moglie a rivolgersi alla magistratura e ai carabinieri. È stata mia moglie a sollevare la questione di fronte alle autorità. 

È stata mia moglie a chiedere che si facesse chiarezza. 

Un mese dopo le persone denunciate hanno, com’era prevedibile, presentato controdenuncia nei confronti di mia moglie e di un sacerdote (missionario e da anni padre spirituale della donna). La Procura, che non era ancora a conoscenza della precedente denuncia presentata dalla stessa anziana e da mia moglie, ha aperto un fascicolo e mesi fa aveva indagato mia moglie e il sacerdote.

Tutto, credo, sia stato già chiarito. Ripeto: ho fiducia nella magistratura e sono pronto a fornire qualsiasi chiarimento. Aggiungo che non sono stato in alcun modo toccato dalla vicenda, che riguarda la professione di avvocato di mia moglie.

E quindi non credo vi sia alcun elemento che possa incidere sul compito istituzionale che svolgo. Volevo rassicurare Toti e i suoi amici che continuerò a lavorare come sempre”.

La vicenda è diventata pubblica in questi giorni ed è stata immediatamente ripresa da esponenti della maggioranza in regione, a seguito della presa di posizione di Sansa nei confronti di Alessandro Piana.

Il vicepresidente di Regione Liguria risulta infatti coinvolto in un’altra indagine della Procura di Genova su un giro di festini a base di cocaina e prestazioni sessuali a pagamento. A.Piana, non è indagato, ma il suo nome è tra quelli degli uomini coinvolti nel giro di feste. A seguito della notizia, Sansa aveva immediatamente chiesto le sue dimissioni.

«Se il consigliere regionale Ferruccio Sansa fosse coerente con la sua stessa logica da Robespierre oggi dovrebbe dimettersi. Il “moralizzatore” che nelle ultime ore ha chiesto le dimissioni di Alessandro Piana per un caso in cui il vicepresidente della Regione non è nemmeno indagato, se fosse coerente con le sue stesse idee – alla luce dell’inchiesta della Procura di Genova su una possibile circonvenzione di incapace che coinvolge la moglie con relativo sequestro del conto corrente e sospensione dall’ordine degli avvocati – dovrebbe applicare sul suo caso le stesse teorie da neo Robespierre che predica per altri», ha scritto la Lega inutile na nota pubblicata ieri.

A queste parole ha fatto eco, sempre sui social media, anche il governatore Giovanni Toti: «Siamo orgogliosamente diversi, quindi oggi più che mai diciamo: Sansa non dimetterti. Perché per noi le persone sono innocenti fino al terzo grado di giudizio, soprattutto quelle non indagate e non accusate. E il pregiudizio è l’esatto opposto della giustizia. Quindi caro Ferruccio, non dimetterti. Anzi, ti aspettiamo in Consiglio con la tua interrogazione a cui potrai risponderti da solo».

Il botta e risposta su Facebook non accenna a spegnersi tra maggioranza e opposizione in Regione

Ieri mattina Sansa ha replicato – sempre via social – accusando i media vicini al centrodestra di un linciaggio mediatico: «Basta guardare la prima pagina di ieri del quotidiano “La Verità”. Che mia moglie sia indagata è più importante della guerra in Israele. Più di Zelensky, più della politica italiana, più di tutto. E oggi giù con un’altra paginata. Ecco cosa succede a chi attacca Toti e il suo sistema di potere: linciaggio. A lui e alla sua famiglia».

Secondo il consigliere regionale infatti l’attenzione alla vicenda della moglie, vecchia di mesi, in questo momento sarebbe una rappresaglia per aver chiesto le dimissioni di Piana.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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