film su Anna Magnani
La grande attrice Anna Magnani

Ricordando Anna Magnani: in arrivo un film biografico scritto, diretto e interpretato da Monica Guerritore

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Amici lettori di Liguria Day sicuramente molti di voi sanno che dal 7 al 10 Settembre 2023 si è svolto a Camogli il Festival della comunicazione, un evento giunto alla sua decima edizione in un crescendo di partecipazione e di meritato successo, confermatissimo anche per questa occasione appena conclusa.

Durante questa manifestazione ogni giornata è stata super impegnata di grandi appuntamenti condotti e diretti da personalità tali da ottenere sold out a go go. Ma ora non sono qui a raccontarvi i dettagli di quest’evento; infatti voglio parlarvi di quanto accaduto Venerdì 8 Settembre, ore 18.30, quando Monica Guerritore al “Teatro Sociale” ha presentato il progetto da lei scritto, diretto e interpretato: il suo primo film da regista, intitolato “Anna – La nascita di un film” dove la protagonista indiscussa è la grande Anna Magnani.

Questo progetto ha suscitato in me un nuovo “appuntamento immaginario” proprio con la signora Magnani, e non potevo cerco mancare di raccontarvelo.

Locandina del film “Anna – la nascita di un film” di Monica Guerritore dedicato alla grande attrice Anna Magnani

Intervista immaginaria a Anna Magnani

Quando l’ho chiamata per accordarsi circa il nostro incontro, la signora Magnani ha subito messo in chiaro una condizione di cui a breve vi accennerò. Ma cominciamo dall’inizio.

Tutto è iniziato il giorno prima della presentazione del film di Monica Guerritore. Eravamo d’accordo, io e la Magnani, che mi sarei recato a prenderla per accompagnarla in teatro a Camogli.

-Signora Magnani 10 minuti e arrivo.

-Règazzì per caso stai a venirmi a prendere con la tua solita Vespa sidecar? Te lo dico subito, io sono già spettinata di mio perciò mi raccomando vieni con una macchina vera!

-Veramente l’accompagnerò con una fiat 500 blu acquamarina del ‘68 e il tettino se lei vuole non lo apriamo.

-Vabbè adesso non esageriamo, ti concedo di aprire il tettino perché voglio vedere il sole in faccia, daje adesso sbrigati che abbiamo un appuntamento.

Infatti non voglio farmi pregare e voi lettori sarete curiosi di sapere.

-Signora Magnani buongiorno sono felice di accompagnarla.

-Pure io ma ti confesso che mi sento un po’ in ansia, sai com’è, Monica Guerritore ha fatto un capolavoro, prima d’ora nessuno lo aveva fatto.

-Fare un film sulla sua biografia?

-Si ma questa volta c’è di più, non si tratta di raccontare la mia vita, la regista e io siamo diventate la stessa persona.

– Per un’attrice è normale.

-Sì però lei ha messo tutta la sua anima e la sua passione al mio servizio. Inoltre tieni presente che ha scelto la strada più difficile: poteva raccontare la storia di tante altre donne più importanti e alla moda e invece ha scelto me. Diciamolo, molti giovani neanche mi conoscono, e questa sua scelta l’ha fatto mica solamente per fare contenti chi mi aveva già visto al cinema o al teatro. Lei è voluta diventare me per tutti, per quelli che non mi conoscono, per lanciare una sfida al presente.

-Credo che ci sia pure dell’altro riguardo la strada più difficile che ha scelto.

-Eroica e visionaria ecco cosa è stata Monica Guerritore.

-E poi?

-E poi ha sperimentato un nuovo modo di approcciarsi direttamente con il pubblico dando smacco a molti altri più esperti e di grido. Ha lottato con tutta la sua tenacia e il suo coraggio portando un progetto in un percorso a tappe in tutta Italia dove ha incontrato la gente vera, gente che, da regista, ha voluto guardare negli occhi, quasi a sfiorare i loro volti parlandogli con il cuore in mano. Con semplicità e senza montare sul piedistallo ha abbracciato il pubblico chiedendo supporto e fiducia attraverso un rapporto onesto e di amore per l’arte, amore per me, amore per la vita. E tutto questo al giorno d’oggi è realmente la strada più difficile da percorrere. Chissà quanti bastoni fra le ruote ha beccato, quanti rifiuti, quante risatine alle sue spalle.

-Mamma mia che roba!

-Eh già, ma per fortuna questa donna tira dritto e oggi io e lei abbiamo ancora tante cose da dire a questo pubblico appassionato e affamato di cose belle. A proposito di bello, il film parla di me certo, ma parla soprattutto delle donne; donne che sono belle solo per il fatto di essere donne. Donne che vengono drammaticamente maltrattate da chi dice e giura di amarle. Questo film mi descriverà come una donna che ne ha beccate tante ma che nonostante tutto non si è mai arresa. E proprio questa sarà lo scopo ultimo del film; non far passare una morale, ma un messaggio: nessuna donna deve mai arrendersi! Bisogna sempre ricordarsi che le donne sono numericamente superiori agli uomini, sono forti e sanno fare squadra perciò il futuro è dalla loro parte. Senti ma quel coso cos’è?

-Questo? E’ una macchinetta del caffè, che sbadato mi sono dimenticato di dirglielo: le andrebbe un caffè?

-Una macchinetta del caffè in una fiat 500 del ‘68? 

-Chiara e l’editore ancora non sanno ancora dei tanti accessori che posso installare a bordo di auto e vespa sidecar. Dai, prendiamoci un caffè e morammazzati tutti i beceri di questa pazza umanità.

Naturalmente amici lettori un buon caffè anche per voi che ne dite?

-Senti Walter, te lo dico già…se mi chiedi dell’Oscar mi incazzo!

-No, per carità. Sentiti libera di dirmi tutto quello che vuoi.

-Ma che ti pensi che era facile andare su quel palco e ritirare quella statuetta? Non l’ho fatto e sapessi quanto mi è costato! Ma nella vita a volte si fanno delle scelte che partono da dentro di te: si fa o non si fa e basta. Io ho sempre voluto essere me stessa. Il tempo che passa non ha pietà, io sono stata una protagonista del neorealismo, l’ho vissuto come un fuoco, una fiammata di vita, anni di sofferenza e di speranza, dopo di essi l’esistenza cambiò volto e le cicatrici sul mio non facevano più tenerezza.

– Anna anche adesso è la stessa cosa.

-Sì vabbè, per fortuna che Monica Guerritore è una che cjà gli attributi. Senti Walterino credo che siamo arrivati, dai fammi scendere. Prestami i tuoi occhiali da sole, magari mi riconoscono e io – nonostante tutto – sono una persona timida. Tranquillo poi te li ridò, se vieni al Circeo con un po’ di amici organizziamo una bella spaghettata.

-La ringrazio, sa che vorrei chiederle? 

-Dimmi tutto.

-Verrebbe un giorno con me a spasso per Roma sulla Vespa sidecar in compagnia di un artista?

-A spasso per Roma? Ci penserò, tu comunque telefonami e poi decido.

Ho lasciato entrare Anna Magnani in teatro per la conferenza-performance della regista Guerritore. L’ho vista andare trottolando con il suo passo sicuro e sbarazzino.

Sono passati 50 anni da quando Nannarella non c’è più. Proprio oggi, infatti, mezzo secolo scompariva la grande Anna. Mezzo secolo è già passato, eppure la sua immagine di donna stupenda nella sua semplice bellezza è ancora viva e Monica Guerritore ha ancora altri palchi dove accompagnarla e raccontarla.

Foto di copertina: ELLE

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Info Walter Festuccia

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Walter Festuccia, Roma 16 Marzo 1958, diplomato come aiuto scenografo presso il Cine Tv di Via della Vasca Navale di Roma. Artista per natura, artigiano per tradizione, pittore, scrittore. Per il mio stile utilizzato nello scrivere, amo definirmi jazzista della parola, tutto di me è racchiuso in queste definizioni. La mia scrittura, anche se è apparentemente espressa in maniera ironica e demenziale, lascia sempre una finestra aperta oppure un indizio rivolto all'attualità, tutto in un mix di fantasia quasi astratta che diventa con ciò il mio linguaggio espressivo. Come pittore, l'astrazione, l'informalità e l'uso manuale e gestuale della materia sono il mio "io" dentro di me che quando dipinge o scrive si lascia guidare dalla passione e dall'immaginazione attraverso la quale riesco a "vedere" la scena e a "sentire" i dialoghi di ogni mio componimento. Firmo testi e opere come Walter Festuccia oppure Walter Fest.

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