Nel cuore di Roma, a fianco al Colosseo, si possono trovare dei laghi sotterranei, per questo viene detto che è una “città dell’acqua“. Intorno al 54 sec. d.C. in questa area iniziarono i lavori per la creazione di un grande tempio dedicato all’imperatore Claudio, costruito per volere della moglie Agrippina.
Tanti anni fa sotto al tempio vennero scavate delle gallerie per l’estrazione del tufo e della pozzolana. Sui muri ci sono dei cavi elettrici, probabilmente questi spazi vennero utilizzati anche come rifugi durante la Seconda Guerra Mondiale.
A pochi metri dal Colosseo, al Celio, sotto le fondamenta del convento dei Padri Passionisti, a partire dal 1100 d.C. furono inglobate le ciclopiche strutture architettoniche del Tempio dell’imperatore Claudio. Per capire la grandezza di questo santuario basti considerare che la platea è di 200 x 180 metri e può contenere tutto il Colosseo che è 180 x 156 metri.
Un sistema di cave romane, scavate nel IV secolo avanti Cristo, che si sviluppa per oltre due chilometri in una sequenza di “sale” dove le volte variano da picchi di otto metri a passaggi di appena un metro e mezzo. Un labirinto, dove è facile perdere l’orientamento, che custodisce una rete insospettata di laghetti dove l’acqua raggiunge i 10 gradi costanti: “L’origine è legata indubbiamente ad una falda acquifera superficiale, alimentata nel tempo anche dalle infiltrazioni d’acqua, purificata dallo strato di tufo Il livello dei bacini varia in base alle stagioni e alle piogge“. La siccità infatti ne ha prosciugato alcuni.
Percorrendo le gallerie, si raggiungono i laghetti sotterranei. Sul soffitto si notano delle stalattiti, create dal gocciolio dell’acqua. La temperatura interna è di 12 °C. L’acqua dei laghi è alta circa un metro e settanta, ma il livello varia durante l’anno. L’origine di questi specchi d’acqua è ancora sconosciuta. Dalle analisi effettuate, l’acqua è risultata pura e cristallina.
Curiosità
“Il termine “Colosseo” non è da attribuire alla maestosità colossale della struttura, il cui nome originale era “Anfiteatro Flavio”, bensì alla maestosità di una statua che Nerone aveva fatto erigere, in sui onore, vicino all’anfiteatro stesso. Nel Medioevo, il Colosseo era ritenuto una porta per gli inferi dove gli spiriti degli schiavi e dei gladiatori morti sacrificati per il piacere degli imperatori vagavano (e tuttora vagherebbero) al giungere della notte incapaci di trovare il riposo eterno.
Gli imperatori, tramite un gesto, decidevano le sorti dei combattenti: pollice in giù la morte, pollice in su la salvezza.
La curiosità è che il pollice, in realtà, non veniva rivolto “verso il basso” ma verso la gola: questo gesto imitava il rituale con il quale veniva ucciso il perdente, ovvero trafiggendo il cuore con la spada dalla base della gola. All’interno del Colosseo, oltre ai tradizionali scontri con gladiatori ed animali feroci, venivano organizzate anche le “naumachie”: tutta l’arena veniva riempita d’acqua e vi si svolgevano delle vere e proprie battaglie navali simulate!”- cit. Pro Loco di Roma
Foto di copertina: Esercizi del Celio