L’orsa Amarena uccisa: identificato il colpevole
Soltanto due giorni fa avevano fatto il giro del web le immagini dell’orsa Amarena che faceva strada ai suoi due cuccioli.
A San Benedetto Marsi cittadini e turisti si erano diligentemente fermati per far passare gli esemplari di orso marsicano.
Oggi, invece, la tragica notizia: ieri sera verso mezzanotte un uomo, Andrea Leombruni, ha sparato con un fucile all’orsa Amarena.
Subito sembrava ancora viva: si è infatti rialzata e, nervosa e spaventata, è fuggita.
La sparatoria è avvenuta davanti all’ufficio postale del paese, fuori dal Parco e dall’area contigua.
Erano le undici di sera quando un uomo, ora già identificato, ha sparato ad Amarena.
Dopo la breve fuga dell’orsa, i guardaparco e gli uomini del servizio veterinario sono giunti sul posto e l’hanno trovata morta.
Per prima cosa il personale del Parco ha lavorato tutta la notte per effettuare i rilievi ed accertare la dinamica dei fatti.
Il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio: “Un atto gravissimo”
Hanno anche cercato i due piccoli orsi figli di Amarena che però risultano dispersi.
La reazione del Parco non si è fatta attendere: si tratta infatti di un episodio di violenza gratuita e di estrema gravità.
E’ stata colpita un’orsa, Amarena, tra le più prolifiche, con un un danno enorme alla popolazione che ad oggi conta una sessantina di esemplari.
Nessuna motivazione plausibile per questo gesto, anche perchè Amarena non ha mai creato problemi agli abitanti del luogo.
“Un atto gravissimo nei confronti dell’intera Regione – ha commentato Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo – in tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini. […] L’atto violento compiuti nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione.
Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell’ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinchè la giustizia faccia il suo corso”.
Anche Enrico Rizzi attivista per i diritti degli animali in Italia e nel mondo interviene su Facebook in merito all’uccisione di Amarena.
“Questa notte un uomo ha ucciso l’orsa Amarena, in Abruzzo, a colpi di fucile. Questa è la foto scattata dai guardia parco che hanno fermato il basta**do.
Proprio 48 ore fa, tutti i tg nazionali avevano mandato in onda le bellissime immagini di mamma orsa in giro nel paese con i suoi cuccioli.
L’essere umano è la bestia più feroce al mondo. Cosa deve succedere ancora Giorgia Meloni affinché vi decidiate ad inasprire le pene per chi commette reati sugli animali? Sono stanco di assistere ogni giorno a violenze inaudite su chi non può difendersi.”
L’uccisione di Amarena avviene peraltro poche ore dopo l’episodio di Anagni dove alcun i giovani hanno preso a calci una capretta fino a provocarne la morte.
E proprio Enrico Rizzi ha organizzato per domani sabato 2 settembre alle ore 17 una manifestazione in Piazza Cavour ad Anagni per condannare duramente l’accaduto.
L’obiettivo è quello di risalire con certezza ai responsabili del terribile gesto e di chiedere pene più severe per chi maltratta ed uccide gli animali.
Rosella Schiesaro©
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