È in corso l’annuale Meeting di Rimini, l’appuntamento ideato da Comunione e liberazione che propone una riflessione e un confronto aperto su temi culturali, religiosi, politici, artistici, attraverso una serie di incontri, dibattiti, mostre, eventi musicali, letterari, sportivi.
Negli spazi del Meeting di Rimini anche i territori trovano spazio per promuoversi e mostrare le proprie bellezze ed eccellenze
Spazio speciale allo stand di Regione Liguria hanno trovato le specialità enogastronomiche e i piatti della tradizione come le trofie al pesto, protagoniste già lo scorso anno. In questa edizione in primo piano c’è anche la farinata, un simbolo dello street food ligure a base di farina di ceci.
Presenziante al Meeting di Rimini, il governatore della Liguria Giovanni Toti ha visitato in queste giornate lo stand di Regione Liguria: «In autunno l’eccellenza enogastronomica ligure sarà protagonista di una campagna di promozione turistica nei principali scali d’Europa», ha dichiarato. «Non solo a Rimini quindi, nel nostro bellissimo Paese, dove abbiamo portato alcuni piatti inconfondibili della tradizione come farinata e pesto, ma anche nel mondo. Il record di presenze straniere nella nostra regione conferma che stiamo andando nella giusta direzione e che intendiamo farlo 365 giorni l’anno».
Sarà proprio il pesto a farsi portavoce di un turismo fatto di esperienze nella nuova campagna promozionale
«Il Meeting di Rimini rappresenta una vetrina importante per la promozione del nostro territorio», ha aggiunto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, oggi in visita allo stand. «Ciò ci permette di mettere in mostra le nostre bellezze ed eccellenze. Anche in questa edizione stiamo portando a Rimini i nostri sapori più tradizionali, le trofie al pesto alla farinata. Senza dimenticare che il basilico rappresenta anche un indotto importante per il nostro territorio. Non a caso e grazie anche alla nostra enogastronomia quest’anno la Liguria ha fatto registrare il pienone di turisti, con un ritorno soprattutto degli americani che stanno tornando ad apprezzare le nostre eccellenze».