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Suicidi in carcere, il Ministro Nordio: “fardello che ci angoscia ogni volta”

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Trasferita da Genova a Torino si toglie la vita.

Azzurra Campari 28 anni, trasferita dalla casa circondariale di Genova a Torino si toglie la vita impiccandosi in cella con un cappio artigianale. Sale cosi a tre il bilancio delle detenute che si sono tolte la vita nel carcere “Le Vallette”.

Già il 29 Giugno, una detenuta di 52 anni a pochi giorni dalla scarcerazione, per il timore di cosa l’aspettasse fuori una volta in libertà si era suicidata, poi il caso della 42enne di origine Nigeriana che si è lasciata morire di fame respingendo ogni tipo di terapia ed infine, due giorni fa il caso della donna di Riva Ligure, detenuta per molteplici reati dopo un periodo trascorso di regime domiciliare.

“Ogni suicidio in carcere è un fardello che ci angoscia ogni volta”

Sono le parole del Ministro della Giustizia Carlo Nordio in conferenza nel carcere del capoluogo piemontese ed aggiunge: “abbiamo ascoltato tutte le proposte. Cercheremo quella che vorrei chiamare una detenzione differenziata tra i detenuti molto pericolosi e quelli di modestissima pericolosità sociale. C’è una situazione intermedia che può essere risolta con l’utilizzo di molte caserme dismesse e che hanno spazi meno afflittivi”

Quello della gestione dei penitenziari Italiani è un annoso problema che vede continuamente coinvolte istituzioni e associazioni, problema che si è ulteriormente aggravato nel periodo pandemico e post-pandemico.

Secondo alcune stime dell’associazione Antigone -associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”- Il sovraffollamento è tra i più alti d’Europa ed Il tasso di suicidi è ai massimi dell’ultimo decennio.

Il Ministro Nordio pensa a un trattamento detentivo differenziato da realizzarsi nelle caserme dismesse ed invita a ripensare al trattamento dei detenuti condannati con pene brevi da scontare per reati che non destano allarme sociale, senza dimenticare gli organi di polizia penitenziaria, spesso in organico sottodimensionato o con carenze formative necessarie per la gestione delle emergenze.

Sono 47 i suicidi di detenuti in carcere nel corso del 2023, secondo Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria ai quali bisogna aggiungere altre morti di incerta causa, un omicidio e un suicidio che si conta fra gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria.

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Info Pasquale Napolitano

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Docente di ruolo in Storia dell’arte e Discipline pittoriche, grafiche e scenografiche; specializzato nella formazione dei corsi di studio con un percorso didattico qualificante nell’attività creativa in ambito artistico teatrale e storico-artistico.

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