Paolo Emilio Signorini sarà il nuovo amministratore delegato di Iren. È arrivata in una nota ufficiale la comunicazione dall’azienda multiservizi che gestisce la produzione e distribuzione di energia elettrica e servizi idrici integrati. Il Comitato di sindacato dei soci pubblici, composto dal sindaco di Genova, Marco Bucci, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e da Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia.
Grazie alle competenze acquisite nelle precedenti esperienze manageriali, il profilo di Signorini permetterà ad Iren di analizzare al meglio lo scenario competitivo e i bisogni dei territori, in modo da rendere l’azione della multiutility ancora più efficace.
Dopo aver analizzato la shortlist presentata da SpencerStuart, società incaricata per la procedura di head hunting, i Sindaci hanno deciso di indicare come nuovo AD il dott. Paolo Emilio Signorini. Il nuovo AD sarà cooptato nel Consiglio di Amministrazione durante la prossima seduta. Il confronto tra i sindaci si è svolto in un contesto di piena collaborazione, totale condivisione ed unità di intenti e di vedute circa il futuro dell’azienda. I Sindaci, che hanno proceduto all’indicazione del nuovo AD in maniera collegiale e con assoluto senso di responsabilità verso l’azienda, consapevoli della strategicità di Iren per lo sviluppo dei propri territori, augurano buon lavoro al nuovo AD e a tutto il management.
Da Gruppo Iren
Signorini attualmente è presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale
Paolo Signorini sarà chiamato a portare avanti gli sfidanti obiettivi delineati dal Piano Industriale di Iren, che poggia sui pilastri della transizione ecologica, della qualità del servizio e dello sviluppo dei territori.
Si apre quindi la questione del prossimo futuro per l’Authority da cui dipendono i due porti di Genova e Vado Ligure, in un momento in cui sono aperte diverse partite fondamentali in entrambe le città, in tema di logistica e portualità.
In particolare il faro acceso da parte di ANAC sugli appalti della nuova Diga Foranea, una grande opera in cui Signorini ricopre attualmente una doppia carica di responsabilità, come Presidente dell’ASDP e come commissario straordinario.
La partita per decidere i nuovi nomi si gioca tutta in casa del centrodestra: saranno Giovanni Toti e Matteo Salvini, infatti, a trovare un commissario per l’Autorità Portuale, con il nullaosta della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sono già stati fatti alcuni nomi possibili, tra cui Zeno D’Agostino, attuale presidente del porto di Trieste, che sarebbe un candidato gradito al viceministro Edoardo Rixi; l’altro possibile commissario potrebbe essere Maurizio Maresca, avvocato genovese e docente di Diritto Internazionale all’università di Udine, primo presidente dell’autorità portuale di Trieste.
Commissario a breve termine o “Modello Genova”?
Non è chiaro nemmeno se si procederà alla nomina di un commissario straordinario per l’Autorità Portuale come da Modello Genova, che sembra caro al modo di progettare delle istituzioni liguri, o una persona che occuperà il ruolo per il tempo necessario per eleggere un nuovo presidente a tempo pieno.
Quanto al commissario per la Diga Foranea di Genova, l’opera marittima più costosa nella storia d’Italia, si potrebbe accorpare la figura a personaggi già noti e al lavoro sul territorio genovese. Secondo alcuni l’incarico potrebbe essere proposto al sindaco Bucci, che ha già svolto il ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione del Ponte di Genova. L’altra prospettiva vede più papabile Calocero Mauceri, attuale responsabile del Terzo Valico dei Giovi. In questo modo si legherebbero insieme due grandi opere fondamentali non solo per lo sviluppo di Genova, ma per tutto il sistema Italia.
Rimane da attendere il dialogo tra i diversi livelli istituzionali per capire quali saranno i nomi che contribuiranno a definire il futuro dei porti del Mar Ligure Occidentale.
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