E’ arrivata questa mattina la notizia tanto attesa che finalmente fa sorridere il popolo blucerchiato. Il ricorso presentato da Ferrero nelle scorse settimane – con l’intento di bloccare i futuri aumenti di capitale da parte della nuova proprietà – è stato rigettato dal giudice civile del Tribunale di Genova Paolo Gibelli, e inoltre l’ex presidente dovrà accollarsi i costi delle spese processuali.
Ricorso Ferrero rigettato: alcuni estratti della decisione del giudice
“Il ricorso non risulta fondato per difetto di “fumus” e di “periculum” – scrive il giudice – e ancora non accoglibile per l’effetto dannoso per la società dell’accoglimento in misura del tutto sproporzionata alla tutela del ricorrente.”
Un’operazione che se fosse stata accettata avrebbe portato nuovi problemi sulla via della ricostruzione da parte del tandem Radrizzani – Manfredi. Infatti l’oggetto del ricorso dell’ex patron blucerchiato era quello di inibire nuovi aumenti di capitale destinati a diminuire il peso della sua quota nell’azionariato, ad oggi al 49,5%.
Il Tribunale riguardo il passaggio di proprietà
Inoltre il Tribunale si è espresso anche riguardo la contestazione sulla validità del passaggio di proprietà:
“La cessione non appare quindi invalida ove invalida al più potrebbe essere annullabile per un dato del tutto interno a Ssh, ovvero il dissidio dei soci. Si tratta di dato che non vi è alcuna prova che né la Sampdoria né Blucerchiati potessero apprezzare. Come detto se la cessione della prelazione è valida non vi è alcun fumus bonis iuris”.
Oggi l’assemblea degli azionisti
Una buona notizia insomma, un vero e proprio respiro di sollievo che casca a pennello perché proprio oggi i nuovi proprietari si riuniranno per l’assemblea degli azionisti in cui verranno nominati due nuovi uomini di fiducia all’interno del Cda, ad affiancare Marco Lanna e Alberto Bosco e inoltre potranno procedere con l’aumento di capitale che era già in programma.
Ricorso Ferrero rigettato e altre accuse per lui di cattiva gestione
Ma i guai non finiscono qui per il Viperetta perché nei suoi confronti sono emerse nuove accuse pesanti di cattiva gestione, riguardo i fondi pubblici di cui avrebbe usufruito indebitamente per la Sampdoria utilizzandoli invece per le sue aziende in Calabria.
Nel periodo covid infatti grazie alle agevolazioni alle aziende con garanzia pubblica concesse dal governo Conte, l’allora presidente Ferrero riuscì ad ottenere 5 milioni dal fondo di garanzia piccole e medie imprese, 17 milioni da Banca Sistema e 40 da Macquarie Bank International Limited, la maggior parte di quel denaro però non toccherà alla Sampdoria ma sarà destinato alle aziende cinematografiche di Ferrero in fallimento.
Perciò un sospiro di sollievo per la Sampdoria e accuse al solo colpevole e responsabile della situazione che, per anni mentre indossava la maschera di giullare cercando di incantare i più creduloni ha allungato gli artigli fin dove ha potuto. Nella speranza che questo lungo carnevale – che ha divertito pochi – si sia concluso mettendo finalmente la parola fine al capitolo brutto, tormentato, ma pur sempre un capitolo, dell’era Ferrero.
Foto di copertina: Open