Non si ferma la discesa dei noli contract container a livello globale. Secondo Xeneta, società internazionale che analizza i traffici marittimi e cargo a livello mondiale, anche questo mese si è registrato un calo del -9,5% sulle tariffe. L’analisi ripete il tonfo di giugno (-9,4%) e continuando il trend negativo dopo il preoccupante -27,5% di maggio. Siamo ai valori più bassi registrati da due anni a questa parte, con i noli ‘contrattati’ che si attestano a un -57,8% rispetto al luglio dell’anno scorso.
Secondo Xeneta, questo trend è dovuto non solo alla domanda, che ci si aspetta invece di vedere in leggera ripresa, quanto all’eccedenza di capacità del settore container, a causa dell’entrata in servizio di diverse nuove navi. Questa capacità eccessiva causerebbe il calo delle tariffe, a causa di un aumento di disponibilità di stiva per oltre 300.000 Teu nel solo mese di giugno, per un aggiunta complessiva di 990.000 Teu nel primo semestre del 2023. Per i mesi a venire ci si aspetta di vedere eguagliata questa cifra.
La situazione potrebbe essere meno preoccupante, se non si registrassero cali importanti anche dal punto di vista dei volumi di traffico. Le esportazioni dal Far East sono al minimo storico dall’aprile 2021, pur fermandosi a un -2,7% a luglio rispetto al mese precedente. A soffrire però sono le importazioni in Europa, per cui Xeneta ha riportato un pesante -12% nella stessa dimensione temporale e un -52,7% dall’0’inizio dell’anno.
L’unico corridoio che ora sta mostrando una tendenza inversa sembrerebbero i trasporti via mare dalla costa orientale del Sud America verso la Cina. Su questa rotta i noli contract container registrano infatti una crescita dell’11% mese su mese a giugno.
L’indebolimento della domanda dai principali mercati occidentali deve essere motivo di riflessione, non solo nel comparto logistico.
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