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Il Comitato Opposizione SkyMetro Valbisagno Sostenibile ha presentato ieri un progetto per lo sviluppo di una tramvia in Val Bisagno al posto dello SkyMetro. Stilato da due attivisti genovesi, Vincenzo Cenzuales e Rinaldo Mazzoni, il documento di 53 pagine propone una viabilità che tenga conto delle attuali abitudini del cittadini sul tracciato. Il risultato è un percorso il più possibile in sede riservata e vicino alle case, per un’infrastruttura che non richieda grandi interventi di demolizione o di ricostruzione. In questo modo, secondo i due autori, si potrebbero contenere costi e tempi e chiudere i lavori in appena 36 mesi.
Il progetto alternativo ha raccolto il Plauso di Legambiente Liguria, che ha fatto presente che il risparmio di tempo che comporterebbe lo SkyMetro, una decina di minuti, sarebbe assorbito dal tempo necessario a raggiungere le abitazioni, che si trovano per lo più sulla sponda opposta del Bisagno. Inoltre lo SkyMetro solleva da sempre preoccupazioni in merito al rischio idrogeologico e all’ingombro dell’infrastruttura sul torrente. Poiché il tram invece occuperebbe una porzione della strada già esistente invece, non comporterebbe alcun aumento del rischio di alluvione in Val Bisagno
La proposta del Comitato secondo Legambiente è estremamente vantaggiosa anche in termini di tempo e, di conseguenza, di costi
Al momento infatti si prevedono quattordici anni di cantiere solo perché lo SkyMetro raggiunga Molassana, ipotizzando che i lavori partano davvero nel 2024 come da piano. Sull’arrivo a Prato ci sono ancora incognite, visto che il Comune non ha ancora indicato dati certi sulla calendarizzazione né sui finanziamenti per questa parte del progetto. Nel 2011 anche il Comune di Genova aveva lanciato tramite un progetto partecipato l’idea del Tram per la Valbisagno.
«Il tram è una proposta che dimostra quanto sarebbe importante coinvolgere i cittadini nella progettazione e nelle decisioni, perché dalla condivisione delle idee nascono le proposte migliori», spiega Stefano Bigliazzi di Legambiente Liguria. «Non dimentichiamoci che costruire il Tram in Valbisagno era nel programma con cui si era presentato ed è stato eletto il sindaco Bucci nel 2017. Non è quindi un derby destra-sinistra, è un ragionamento comune che dovrebbe coinvolgere tutti gli abitanti della Valle se non tutti gli abitanti della città».
Il tram ipotizzato si snoderebbe sulla sponda destra, tra Brignole e Prato: il progetto alternativo allo Sky Metro
Il piano del Comitato Opposizione SkyMetro Valbisagno Sostenibile comporterebbe di spostare il traffico veicolare sulla sponda sinistra, rivoluzionando l’attuale viabilità con lo spostamento dei flussi di traffico verso Brignole da via Canevari a corso Galliera. In questo modo, Via Moresco e Via Bobbio diventerebbero strade a senso unico verso Molassana. Anche la piastra di Staglieno cambierebbe totalmente, così come i flussi di traffico che convoglia.
Proseguendo verso Molassana, si trasferirebbe il traffico che oggi viaggia su via Piacenza e via Struppa su Lungobisagno Dalmazia e via Adamoli. Si prevede inoltre una pedonalizzazione di via Molassana (con però il passaggio del tram) tra l’ex Teatro Nazionale e la rotatoria di ponte Fleming.
Secondo il Comitato, «la realizzazione della tramvia e la conseguente riorganizzazione della viabilità possono portare a recuperare spazi e quindi anche a un possibile incremento dei posteggi esistenti. Riteniamo che la ventilata soppressione di un migliaio di stalli in tutta la valle – malamente recuperati perché concentrati (tipo sopra la rimessa di Via Bobbio) – che queste altre ipotesi di tracciato comportavano, sia la reale causa del perché le amministrazioni precedenti abbiano soprasseduto al procedere con dei progetti di reintroduzione del tram in vallata concretamente realizzabili».
«Invitiamo il Comune a riaprire il ragionamento con i cittadini, ricordando che i fondi statali non sono riservati allo SkyMetro ma alla mobilità sostenibile e potrebbero tranquillamente essere trasferiti al Tram e coprire il costo di una tratta di Tram molto più ampia, che comprenderebbe l’intera Valbisagno fino a Prato ed anche altre tratte cittadine», conclude Stefano Bigliazzi di Legambiente Liguria.
