Ieri, lunedì 24 luglio, Palazzo Tursi ha ospitato la prima commissione consiliare sul tanto discusso tunnel subportuale. Presenti nello storico edificio genovese dirigenti ed esperti di Autostrade per l’Italia, le autorità comunali e rappresentanti dell’Autorità portuale e della Renzo Piano Building Workshop. Tra i temi principali di cui si è parlato spiccano i tempi di realizzazione dell’opera e la delicata “questione Sopraelevata”. Parlando del cronoprogramma, il direttore ASPI del Primo tronco, Francesco Sapio, ha rassicurato i presenti confermando che le scadenze saranno rispettate senza problemi.
Secondo le previsioni, i lavori per l’apertura del tunnel subportuale dovrebbero terminare tra circa cinque anni e mezzo (65 mesi), mentre il varco di Madre di Dio e le opere accessorie potranno essere pronte tra 15 mesi. Nel corso della riunione, i presenti avrebbero fatto particolare attenzione nel parlare di Sopraelevata, tema spinoso che continua a suscitare notevoli perplessità. Alessio Montanari, importante architetto del gruppo Renzo Piano, ha comunque ribadito che nessuno metterà mano alla caratteristica strada genovese prima della fine dei lavori al tunnel subportuale.
Il nodo Sopraelevata
Questa posizione è stata poi confermata anche dall’assessore comunale ai lavori pubblici Pietro Piciocchi. Il vicesindaco ha infatti definito “folle”intervenire sulla Sopraelevata prima di completare il tunnel, in quanto la chiusura del tratto paralizzerebbe la viabilità cittadina. Per quanto riguarda invece i costi dell’eventuale abbattimento, non è ancora chiaro chi pagherà. Nonostante ciò, l’amministrazione locale confida nel sostegno dello Stato per racimolare il denaro sufficiente per completare questa ulteriore opera di rigenerazione urbana.
Dulcis in fundo, il vertice ha ribadito l’efficacia della sinergia tra Comune, Aster e Porto Antico, una collaborazione cruciale per la realizzazione e la manutenzione del nuovo parco della Lanterna e dei circa 800 nuovi alberi previsti dal progetto. Ad un mese dall’avvio dei lavori al “lotto zero” sembra dunque che tutto stia procedendo per il meglio e, nell’attesa di futuri aggiornamenti, non resta che sperare nella reale riuscita del progetto entro i termini temporali prefissati.