Animali e fuochi d'artificio
Animali e fuochi d'artificio

Salviamo gli animali e chiediamo ai comuni i fuochi d’artificio silenziosi

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L’antica arte della pirotecnica

Lo sapevate che la pirotecnica è nata in Cina? Proprio così: i fuochi d’artificio sono comparsi intorno all’anno 1000 ad opera dei monaci cinesi, per poi arrivare al Vicino Oriente, in Grecia ed infine in Italia.

Belli e suggestivi lo sono, senza ombra di dubbio. Ma siccome oggi siamo nel 2023, è necessaria una riflessione più ampia sul rapporto costi/benefici di questa invenzione cinese.

I dati parlano chiaro: a fine 2022 i festeggiamenti di San Silvestro hanno causato la morte – tra fuochi e botti – di circa 5000 animali.

E adesso si ricomincia con i fuochi estivi, incuranti delle ulteriori vittime innocenti e dei danni ambientali.

E sì, oltre agli animali che perdono la vita per questi inutili festeggiamenti,  è bene ricordare il problema dell’inquinamento.

La SIMASocietà Italiana di Medicina Ambientale – spiega molto chiaramente che:

“E’ necessario considerare che i botti di fine anno generano una impennata dell’inquinamento dell’aria: durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di PM10 presente nelle città italiane”.

Fuochi d’artificio silenziosi: un’alternativa etica ed ecologica

Eppure ci sono soluzioni alternative che per fortuna qualche comune virtuoso ha già adottato.

Esistono infatti fuochi d’artificio silenziosi detti anche fuochi coreografici: pur senza nessun rumore fragoroso assicurano effetti speciali bellissimi.

Cascate, fontane, sbruffi e girandole a prova di pets e di ambiente, spettacoli di luce laser in grado di incantare grandi e piccini.

Per esempio Collecchio, in provincia di Parma, è stato uno dei primi comuni ad organizzare questo particolare tipo di fuochi silenziosi.

In alcuni casi diventa un scelta obbligata per salvaguardare bambini ed animali.

In Canada, per esempio, presso la città di Banff situata all’interno dell’omonimo Parco Nazionale, la scelta di adottare giochi pirotecnici silenziosi si è rivelata vincente.

Banff è una località turistica che cerca di migliorare la convivenza di residenti e turisti con i tanti bellissimi animali presenti sul territorio.

Orsi, lupi grigi, alci, cervi, bisonti ed altri esemplari che sarebbero oltremodo danneggiati da botti e fuochi.

Ecco che la nuova generazione di fuochi rappresenta una validissima alternativa in grado di garantire il benessere animale e la salvaguardia dell’ambiente.

Per far sì che tutti i presenti possano assistere con soddisfazione allo spettacolo, è necessario organizzarsi in uno spazio ampio come un’arena, un anfiteatro , una grande piazza.

Fuochi d'artificio silenziosi green Me
Fuochi d’artificio silenziosi

A Manarola, in Liguria, si rispettano gli animali

Questi innovativi fuochi d’artificio si propagano infatti per altezze comprese tra i 5 ed i 50 metri, quindi inferiori rispetto a quelli tradizionali.

Così come a Collecchio anche ad Olbia, in Sardegna, a Manarola, in Liguria e a Rieti, comune laziale, da qualche tempo si è scelto di festeggiare nel rispetto degli animali.

Molti comuni italiani hanno infatti già vietato botti e fuochi d’artificio per la fine dell’anno, anche se è bene precisare che ogni comune ha fissato date differenti e deroghe in caso di feste eccezionali.

Di fatto – soprattutto per il periodo estivo – non c’è ancora una strategia diffusa e condivisa, una volontà comune a tutti gli amministratori per eliminare botti e fuochi e tutelare bambini ed animali.

Sì, anche i bambini. Se è vero che non si verificano danni all’apparato uditivo in quanto l’esposizione al forte rumore è occasionale e non ripetuta, va detto che un neonato o comunque un bambino piccolo può rimanere molto spaventato dal rumore improvviso ed elevato.

Molto meglio quindi i giochi di luce con il laser: non completamenti muti, ma di certo molto meno rumorosi di quelli tradizionali ed in grado di salvare la vita a migliaia di animali ogni anno.

Sappiamo che l’udito degli animali è molto più sviluppato del nostro e che i rumori forti dei giochi pirotecnici risultano particolarmente disturbanti.

Possono inoltre danneggiare il loro udito in modo molto grave.

I fuochi d’artificio possono infatti emettere suoni fino a 190 decibel (da 110 a 115 decibel al di sopra dell’intervallo compreso tra 75 a 80 decibel, a partire dal quale inizia ad esserci un danno all’orecchio umano).

I fuochi artificiali generano un livello di rumore superiore a quello dei petardi e degli spari (140 decibel) e di quello di alcuni jet (100 decibel).

Attacchi di cuore, perdita dell’udito e del senso dell’orientamento: i danni dei fuochi

Questi rumori possono portare alla perdita dell’udito e all’acufene. Sappiamo inoltre che i cani da caccia possono soffrire di perdita irreversibile dell’udito causata dal rumore degli spari.

I fuochi d’artificio che noi ammiriamo durante le serate estive, non sono un semplice fastidio, ma un vero e proprio evento traumatico che, secondo le stime del WWF, solo in Italia provoca la morte di cinquemila animali – tra domestici e non – durante i vari festeggiamenti.

Oltre agli attacchi di cuore responsabili della morte di cani, gatti e di numerosi animali selvatici, è necessario considerare lo spavento che causa fughe improvvise e pericolosi incidenti automobilistici.

Gli animali selvatici, quando si spaventano, perdono il senso dell’orientamento e si lanciano in una fuga istintiva ed improvvisa.

La loro vista diviene incerta e rischiano sia di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità, sia di provocare incidenti.

Alcuni animali vagano al buio anche per chilometri: molto spesso, durante l’inverno, non trovano un rifugio e muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalle basse temperature e dalla scarsità di cibo.

Effetti nocivi delle particelle chimiche

Oltre ai danni spesso mortali causati agli animali, è opportuno ricordare che i fuochi d’artificio sono velenosi e che la loro esplosione rilascia particelle nocive come le polveri sottili (PM10), ma anche ozono, anidride solforosa e biossido d’azoto.

Tutte sostanze che, se inalate, risultano tossiche per l’organismo.

Le polveri possono inoltre peggiorare il corso di malattie esistenti e causarne altre.

I fuochi d’artificio, quindi, rappresentano un pericolo sia per gli animali che vivono nelle aree in cui vengono fatti esplodere, sia per i luoghi apparentemente distanti da esse poiché il vento è in grado di trasportare ovunque le particelle tossiche.

Non dimentichiamo che esiste anche il rischio di ingestione del residuo di fuochi d’artificio e di petardi.

I prodotti chimici sono pericolosi per i nostri amati cani e gatti, ma lo sono anche  per quanti di noi soffrono di malattie respiratorie come l’asma.

L’uso scellerato dei fuochi d’artificio può persino causare mutilazioni e incidenti mortali negli animali che si trovino nelle vicinanze, oltre ad innescare incendi che a loro volta sono un pericolo per questi ultimi e per noi umani.

Quando si verificano incidenti di questo tipo che hanno come vittime gli esseri umani è comune per noi parlarne, ma dobbiamo ricordare che tali avvenimenti spesso colpiscono.

Sul sito Animal Ethics, è possibile documentarsi in merito all’impatto negativo dei fuochi d’artificio sulle varie specie animali.

Tra inquinamento, danni acustici a bambini, pets ed animali selvatici, i fuochi d’artificio si confermano anche in questa estate 2023 un pessimo investimento.

Le amministrazioni devono necessariamente ripensare l’offerta durante il periodo estivo del Ferragosto e quello invernale del Capodanno. 

I cittadini devono altresì, da parte loro, manifestare il proprio dissenso laddove perdurino scelte ormai obsolete ed evidentemente dannose sia per gli animali sia per l’ambiente.

Il progresso permette di utilizzare questi innovativi fuochi artificiali che sono in grado di soddisfare l’aspetto ludico e scenografico senza però arrecare danni ad esseri viventi ed ambiente.

I fuochi inventati dai Cinesi secoli fa possono tranquillamente andare in pensione, con buona pace di monaci che l’hanno inventati.

Rosella Schiesaro©

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Photo Credit Gazzetta della Spezia, green Me

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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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