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Il Consiglio di Città Metropolitana di Genova ha approvato la proposta di aggiornamento del piano di dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno 2024/2025, accogliendo le indicazioni ricevute da Regione Liguria. Il processo decisionale ha coinvolto anche i sindaci dei comuni coinvolti, i dirigenti scolastici e le organizzazioni sindacali.
Nuovi asili statali nell’entroterra
Le novità principali contenute nel documento riguardano l’approvazione di apertura di scuole dell’infanzia statale nel Comune di Cicagna e nel Comune di Torriglia. A Cicagna infatti è necessaria la creazione di una sezione di scuola dell’infanzia a partire dal prossimo anno scolastico, per via dell’imminente chiusura della scuola paritaria “Suore della Presentazione”, con la perdita di un servizio prezioso per la vallata. Anche presso il Comune di Torriglia per l’anno scolastico 2024/2025 verrà a mancare la scuola dell’infanzia paritaria “Principessa Maria Letizia” ed è stato richiesto di far fronte al problema con una struttura statale.
Chiusure e trasferimenti per scuole di vario ordine e grado
Sempre a Torriglia cesserà di esistere la succursale del Liceo Pertini. Un progetto sfortunato, che probabilmente ha patito anche la concomitanza della pandemia. Istituita nel 2019, infatti, la sezione ha mai raccolto un numero significativo di iscrizioni.
Nel Comune di Ceranesi troviamo il plesso della scuola dell’infanzia “A.M. Pozzolo” nella frazione di Livellato (che ha cessato le attività dal 2018) e del plesso scolastico di scuola primaria “D. Neri”. La scuola nella frazione di Geo infatti ospita appena 15 alunni in una pluriclasse, un sistema considerato meno efficace dal punto di vista della didattica. Pertanto il Comune ha stabilito di inserire gli alunni nelle classi ordinarie presso la scuola primaria della Gaiazza, dello stesso comprensivo.
Il Comune di Chiavari e il Comune di Santa Margherita si sono accordati per far trasferire il Centro Provinciale dell’Istruzione degli adulti (CPIA) Levante – Tigullio da un territorio all’altro. La richiesta è stata approvata dal Consiglio Metropolitano.
Laura Repetto, consigliera delegata alle scuole, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto
La consigliera ha dichiarato: «Il piano di dimensionamento dell’offerta formativa si basa su una legge regionale che induce Città Metropolitana a dimensionare le scuole e determinare quali possono essere gli indirizzi di studio, in base non solo ai dati numerici di partenza. C’è stato tutto un lavoro di istruttoria, svolto dai nostri uffici, che ha fornito le proiezioni della popolazione scolastica nei prossimi cinque anni e, nel contempo, ha dato informazioni precise circa la distribuzione territoriale degli istituti. Si è provveduto quindi all’aggiornamento del piano in base alle istanze pervenute dai territori».
La consigliera ha fatto presente che non sono state ricevute molte richieste per le scuole secondarie, malgrado qualche preoccupazione per l’avvenire. La situazione più delicata rimangono le scuole per l’infanzia e primarie, servizi preziosi anche nell’ottica del ripopolamento dell’entroterra. In quest’ottica bisogna guardare anche agli accorpamenti, al fine di ottimizzare l’offerta formativa.
«Città Metropolitana di Genova ha accolto tutte le richieste arrivate dai territori. Se vogliamo che l’entroterra sia abitato dobbiamo offrire servizi ai cittadini», ha concluso Repetto. «Sono particolarmente soddisfatta anche dal fatto che i rappresentanti dell’opposizione abbiano dimostrato apprezzamento per il lavoro svolto e votato favorevolmente al provvedimento».
