Notizia da brividi a Genova: donna ferocemente lapidata dal compagno ubriaco
Da una tranquilla gita ai laghetti di Pegli a una scena di violenza sconvolgente. Una donna di 41 anni, di origine sudamericana, è stata selvaggiamente aggredita dal compagno ubriaco che, prima con insulti e poi con calci e bottigliate in testa, ha culminato la sua furia in un autentico atto di lapidazione.
La donna, gravissima, è ora ricoverata in rianimazione a seguito delle severe ferite subite. L’incidente ha avuto luogo ai laghetti di San Carlo di Cese, zona molto frequentata durante l’estate, solitamente teatro di sereni picnic e momenti di relax.
Foto: finoincima altervista
I fatti si sono svolti intorno alle 19:00 di domenica 9 luglio. Da quanto riferito dai testimoni, la coppia ha iniziato a discutere e il 27enne, ubriaco, ha aggredito la compagna sferrandole un calcio al costato e bottigliate alla testa e, infine gettandole pietre. L’uomo, evidentemente ubriaco e in uno stato di confusione, aveva una ferita sanguinante sotto l’occhio, forse rimasta durante la lotta.
La situazione è degenerata quando l’aggressore, al sopraggiungere delle forze dell’ordine, si è denudato e ha iniziato ad inveire contro gli agenti, con un comportamento offensivo e disordinato. Nonostante ciò, gli agenti sono riusciti a bloccare l’uomo e a raccogliere le testimonianze dei presenti.
L’uomo, un colombiano di 27 anni, è stato denunciato per lesioni aggravate, violenza privata e atti osceni. A causa della reiterazione di reato, oggi è scattato l’arresto.
La vittima è stata trasferita inizialmente all’ospedale Villa Scassi, dove in un primo momento è stata visitata e dimessa con una prognosi di 40 giorni. Tuttavia, le sue condizioni si sono in seguito aggravate e attualmente è ricoverata nel reparto di rianimazione del San Martino, in condizioni critiche.
La violenta aggressione è stata sconvolgente per i presenti, che hanno assistito impotenti alla deriva violenta dell’uomo, la cui folle rabbia si è riversata con brutalità sulla compagna. Alcuni dei presenti, compreso un giovane che aveva tentato di fermare l’assalto, sono stati colpiti dall’aggressore.
Nella giornata di domenica 16 luglio, a una settimana dai fatti, la polizia ha proceduto con l’arresto dell’aggressore. Gli uomini del commissariato Centro hanno infatti chiesto e ottenuto che il tribunale sospendesse l’affidamento ai servizi sociali, disposto dopo una precedente aggressione commessa ai danni della fidanzata. Con la reiterazione del reato, per il ventisettenne è ora finito in carcere.
Questo terribile episodio solleva di nuovo il velo sul problema persistente della violenza di genere, gettando una luce cruda su una realtà che troppo spesso rimane nascosta, fino a quando non esplode in atti di violenza inaudita come questo. Una tragedia che ci ricorda ancora una volta l’importanza di combattere con tutte le forze la piaga della mancanza di integrazione.