Una delle prerogative di Roma è la presenza di numerose zone verdi. La mia area preferita è il parco dell’ Appia Antica, dove è molto facile incontrare turisti, appassionati di sport, sia a piedi che in bici.
L’Appia Antica è una delle più antiche strade romane e collegava la capitale con il Sud Italia.
Questo polmone verde della capitale custodisce preziosi tesori archeologici come catacombe, resti di basiliche e ville di epoca romana.
Per comprendere meglio basta dire che si tratta del parco cittadino più grande a livello europeo ed è area protetta dal 1988.
Al suo interno troviamo il Parco di Tor Marancia che comprende l’area tra Via delle Sette Chiese, Via Ardeatina e Vicolo dell’Annunziatella.
Un parco nel parco quindi, a ridosso di uno dei quartieri a maggiore densità.
Sono presenti resti risalenti all’epoca romana, la Villa dei Numisii.
E’ un’ abitazione patrizia della metà del II secolo d.C. di proprietà di Numisia Procula, come riportato su una tubatura nei pressi della villa.
Soggetto di una leggenda secondo cui, Amaranthus, un uomo ricco e generoso, fu accusato di aver assassinato la proprietaria della villa.
Venne condannato a morte e impiccato, ma prima di morire maledisse coloro che l’avevano accusato.
Da allora si dice che la sua anima in cerca di pace vaghi per il parco.
Un’altra leggenda parla di un tesoro nascosto in una cisterna posta sotto la villa.
Tesoro abbandonato quando la famiglia fuggì in seguito all’invasione dei barbari nel V secolo.
In molti l’hanno cercato, ma invano anche perchè pare che il tesoro sia protetto da una maledizione che colpirebbe chi cerchi di rubarlo.
Di epoca medievale è la Torre Marancia che faceva parte di un sistema di difesa, distrutto verso il XVI secolo.
Durante il percorso sono presenti resti di strade di epoca romana che portavano verso la via Laurentina e l’Ardeatina, due direttrici principali della città.
Particolarità del parco “all’interno del parco” è la notevole biodiversità, con la fauna e la flora che caratterizzano tutta la zona della campagna laziale, in questo caso romana.
Hanno colonizzato l’area il picchio rossa maggiore, la civetta e il barbagianni, sono per citarne qualcuno.
Per quanto riguarda i mammiferi è facile incontrare ricci, donnole, volpi, donnole e cinghiali ( va bene, questi ultimi ormai non sono più una novità!)
Un evento che si verifica da una decina d’anni, è il ritorno delle lucciole.
Nel periodo tra maggio e giugno è possibile partecipare a visite guidate notturne per incontrarle.
Una suggestiva passeggiata tra i sentieri, nel silenzio magico della notte, accompagnati dal canto degli animali che escono al calar del buio circondati da un valzer di luci gialle.
Il parco è l’ideale per gli amanti del trekking o delle passeggiate in bici.
Uno di questi percorsi è lungo oltre 9 km e parte da Viale Londra e arriva fino a via di Grotta Perfetta.
Questo percorso è indicato a chi è molto esperto in quanto sono presenti parecchi dislivelli anche che superano il metro.
Dalla Villa dei Numisii parte un altro percorso, poco più di 5 km, con sentieri più semplici da percorrere e che regalano comunque spettacoli archeologici e naturalistici.
Quindi che voi siate esperti o no, una passeggiata all’interno di questo meraviglioso parco romano vale la pena.
Considerando le temperature elevate di questi giorni, magari conviene fare scorta d’acqua e munirsi di cappello, per poi riposarsi all’ombra degli alberi giganteschi presenti come a voler proteggere i visitatori.