Un nemico dei boschi ma anche di tutti noi.
Andar per boschi in questo periodo è un piacere per tutti: allegre compagnie, bambini e cani che giocano e corrono, il piacere di un pic-nic all’aria aperta… ma fate attenzione… In tarda primavera un insetto urticante nemico subdolo può rovinare la vostra giornata: la processionaria.
Avrete sicuramente visto “appesi” agli alberi di pino quei “nidi” biancastri, lanuginosi, decisamente repellenti: ecco, quei “nidi” contengono le larve di un insetto, la processionaria, che a fine primavera con i primi caldi, esce in processione, una attaccata all’altra per cercare il luogo ideale dove diventare crisalidi e poi, non proprio belle, farfalle.
Identikit di un insetto urticante nemico pubblico: la processionaria.
Affligge giardini pubblici e privati, esponendo a gravi rischi per la salute gli umani e animali da compagnia – e questa è la sua stagione. Di chi stiamo parlando? Della processionaria del pino, naturalmente (Thaumetopoea pityocampa), un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica.
Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le conifere (ed in particolare per i pini), poiché li priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. E non solo: come ben noto, durante lo stadio larvale, presenta una peluria particolarmente urticante sia per gli uomini sia per vari animali tra cui ovviamente i nostri cani.
Come affrontare questo nemico di stagione? È possibile contrastarne l’infestazione? Abbiamo intervistato il dott. agr. Andrea Conte, agronomo in forza al Settore Verde di A.S.Ter., che cura per l’Azienda la campagna di monitoraggio, profilassi e ricerca in materia.
- Qual è il periodo dell’anno considerato a maggior rischio?
Le larve della processionaria complessivamente attraversano cinque età e completano lo sviluppo in un periodo che può variare, a seconda delle condizioni ambientali e climatiche nella nostra città, da fine gennaio a maggio.
- In quale momento del giorno escono?
Durante qualsiasi momento della giornata, in particolare nelle ore più calde
- Qual è l’attività delle larve quando lasciano il nido?
A maturità lasciano la pianta ospite formando lunghe processioni con le quali scendono lungo il fusto per andarsi ad incrisalidare vicino al colletto o a volte a diversi metri dall’albero ad alcuni centimetri di profondità
- Quali sono i segni inequivocabili dell’infestazione?
L’osservazione nel periodo invernale di nidi biancastri nelle zone più soleggiate della chioma di conifere, è un segno inequivocabile della presenza dell’insetto. I nidi formati inizialmente dalle larve nel periodo autunnale, denominati pre-nidi sono invece di difficile identificazione, poiché sono piccole strutture formate riunendo solo alcuni aghi con una lassa rete di fili sericei.
- Cosa fare e cosa non fare se un nostro pino è attaccato da processionaria?
Prestare attenzione in questo periodo dell’anno quando ci si trova nei pressi di pini e cedri. Prestare ancora più attenzione quando si portano fuori i nostri amici a quattro zampe. Non avvicinarsi, non sostare in prossimità di piante infestate, non tentare con mezzi artigianali di distruggere i nidi, in quanto il primo effetto che si ottiene è quello di favorire la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti altamente pericolosi. Non distribuire sulle larve o sui nidi insetticidi generici.
- Quali gli antagonisti della processionaria in natura?
In ambiente naturale la processionaria è controllata da diversi antagonisti, tra i quali alcune specie di insetti in particolare dell’ordine dei coleotteri, ditteri, imenotteri ma anche uccelli e altri agenti biotici, batteri e virus.
- Quali sono le pratiche endoterapiche e/o disinfezione in uso?
A.S.Ter. annualmente nel periodo estivo fino a inizio autunno incarica una ditta specializzata che esegue l’endoterapia preventiva, contenente un principio attivo, il quale agisce sulle larve di processionaria di giovane età, su tutte le conifere vegetanti in ambito pubblico cittadino, tranne nelle situazioni dove le piante vivono in aree peri-urbane ai confini con aree forestali, dove il trattamento contro l’insetto urticante risulterebbe inefficace. Nei rari casi dove il trattamento endoterapico non avesse effetto, i nostri operatori hanno l’esperienza e la professionalità necessarie per raccogliere le larve e/o i nidi per eliminarli con facilità. Ringraziamo il dott. agr. Andrea Conte e vogliamo ribadire ai lettori di LiguriaDay un concetto: fate molto attenzione, non toccate assolutamente queste larve e non fate assolutamente avvicinare soprattutto bambini e cani perché questi insetti sono molto urticanti e se si infilano nel naso o in bocca sono guai seri. E non cercate di ucciderli piuttosto, se li vedete in città, segnalate l’avvistamento al portale “Segnalaci” del Comune di Genova https://segnalazioni.comune.genova.it
Foto e video a cura di A.S.Ter.