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Lecce – Samp 1 a 1: un pareggio che non serve a nessuno

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Lecce – Samp finisce 1 a 1: un risultato amaro per i blucerchiati che regalano un tempo ai padroni di casa. Salentini infatti in totale dominio nei primi 45 minuti e pareggio conquistato solo da un colpo da maestro di Jesé entrato nel secondo tempo.

Dopo il pesantissimo ko interno contro la Cremonese i blucerchiati di Stankovic si giocano l’ennesima “ultima spiaggia” al Via del Mare di Lecce.

Una trasferta fondamentale per mantenere viva la fiammella della speranza, e una trasferta vietata per ragioni poco chiare e con modalità ancora più ambigue, dopo l’iniziale prevendita dei biglietti. Così i gruppi organizzati del tifo doriano hanno deciso di boicottare la trasferta in protesta riguardo le scellerate modalità di decisione, prese pochi giorni prima della partita, senza tenere assolutamente conto del tempo e dei sacrifici impiegati dai tifosi, in partenza per un viaggio di 1000 chilometri.

Samp che era chiamata quindi a fare punti di fronte un avversario che arrivava da sei sconfitte consecutive e si ritrova invischiato nella lotta per non retrocedere. Il pareggio però non accontenta nessuno, la partita infatti finisce sotto una pioggia di fischi all’indirizzo della formazione pugliese, che avrebbe meritato la vittoria ma rimpiange le troppe occasioni sbagliate.

LECCE – SAMP LE FORMAZIONI UFFICIALI:

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin, Hjulmand, Oudin; Strefezza, Ceesay, Di Francesco. All. Baroni
SAMPDORIA (3-4-2-1): Ravaglia; Zanoli, Nuytinck, Amione; Leris, Rincon, Winks, Augello; Djuricic, Lammers; Gabbiadini. All. Stankovic

Lecce – Samp: primo tempo

Nessuna sorpresa tra le scelte di mister Stankovic tuttavia l’approccio alla partita è totalmente sbagliato: gli ospiti non scendono in campo per i primi 45 minuti e vengono surclassati dai giallorossi che dominano il primo tempo.

Blucerchiati timidi, impauriti e con zero idee totalmente in balia degli avversari padroni del campo: il migliore è senza dubbio Ravaglia che in più occasioni tiene a galla la Samp evitando l’imbarcata.

Dopo soli due minuti il Lecce conquista il primo corner e Umtiti sfiora il gol colpendo di testa il pallone che passa a fil di palo. Al 7’ altra occasione Lecce con Oudin che calcia da fuori a incrociare, ma pallone che esce di poco.

Dopo la riscossa iniziale si abbassano i ritmi ma la Samp non riesce a costruire nulla assediata da maglie giallorosse. Al 17’ sono di nuovo i leccesi in avanti con una doppia occasione che vede Ravaglia protagonista per salvare il risultato. Infatti Oudin scappa sulla sinistra, entra in area e crossa in mezzo, il portiere blucerchiato respinge corto ma c’è Blin che calcia a due passi dalla porta e a botta sicura, Amione riesce ad opporsi al pallone quasi in rete ma la sfera resta nella mischia e ci riprovano ancora Blin e Oudin, la cui conclusione però si spegne sul fondo.

Pericolo scampato e sospiro di sollievo ma non si possono concedere certe leggerezze.

Al 26’ ancora Ravaglia – chiamato a fare gli straordinari – anticipa una grande imbucata di Strefezza per Di Francesco e blocca in due tempi.

Al 31’ arriva l’inevitabile gol del vantaggio giallorosso: segna Ceesay che vince un duello aereo con Nuyitinck, apre per Strefezza riceve il pallone di ritorno e tutto solo davanti a Ravaglia insacca con un sinistro di contro balzo.

L’arrembaggio leccese prosegue e la Samp non sembra provare alcuna reazione: al 45’ altro pericolo con Gallo: da corner blucerchiato parte il contropiede di Ceesay e Gallo, che riceve e a tu per tu con Ravaglia prova a superarlo di esterno ma non centra la porta.

Finisce il primo tempo, forse il peggiore di quest’anno con una Samp mai in partita e sotto di un solo gol per esclusivo merito del portiere. Stankovic si accorge che qualcosa non va e così per la seconda frazione rimescola le carte e prepara addirittura quattro cambi.

Una statistica opprimente: nel primo tempo il Lecce ha effettuato 21 tiri, si tratta di un record per una squadra di Serie A nei primi 45 minuti.

Lecce – Samp: secondo tempo

Fuori Nuytinck – oggi in giornata no – Lammers, Djuricic e Zanoli, al loro posto Murillo, Jesé, Sabiri e Cuisance.

I cambi danno subito nuova linfa ai blucerchiati che approcciano diversamente al secondo tempo: c’è maggior controllo di palla e organizzazione alla ricerca di spazi tra le fila avversarie, dall’altra parte i padroni di casa si abbassano e aspettano.

Al 56’ ci prova Sabiri da lontano cercando di sfruttare un calcio di punizione dai 30 metri, pallone deviato dalla difesa salentina che esce di poco dallo specchio.

Al 75’ arriva il gol della SAMP! Con un tocco da maestro di Jesé: l’ex Real Madrid  infatti apre per Gabbiadini, si butta  in area, riceve l’assist dal numero 23 e supera Falcone con un pallonetto elegantissimo.

Subito dopo Stankovic fa uscire Gabbiadini e inserisce Quagliarella.

Non è ancora finita però perché sul finale si alza la pressione: all’82’ c’è un gol dei salentini annullato per fuorigioco, dopo tre minuti altra prodezza di Ravaglia che devia in corner su Colombo che calcia sul primo palo.

Al 90’ grosso rischio per il Lecce: Baschirotto salva sulla linea allontanando un pallone generato da una mischia dopo il corner battuto da Sabiri. Vengono poi assegnati quattro minuti di recupero ma non succede più nulla.

Al Via Del Mare finisce 1 a 1 e nessuno esce dal campo soddisfatto: leccesi – duramente contestati già in settimana – vengono sommersi dai fischi e i blucerchiati rientrano alla base con la consapevolezza che l’ipotesi salvezza sia sempre più un miraggio.

Troppe le occasioni sprecate che ora sono pesantissime: l’ultima, la sconfitta interna con la Cremonese che ha vanificato ogni speranza. Stankovic lo ha ammesso “è stata una batosta, un duro colpo che abbiamo ancora addosso”.

Sabato sera ci sarà il “derby” con Lo Spezia che ancora non può chiamarsi fuori dai giochi perché incagliato nel treno di coda della Serie A e i blucerchiati sanno, che con le aquile servirà tutt’altra prestazione rispetto a quella messa in scena ieri.

Spaventano le lacune di alcuni singoli che fino a ieri erano pedine solide: prestazione negativa per Nuytinck e Zanoli, sempre sufficienti e titolari inamovibili in questa seconda parte di campionato. Male anche Lammers troppo isolato dal gioco e mai presente in area. Inspiegabile invece la costante insufficienza di Djuriric tornato alla corte blucerchiata con ben altre aspettative e pur sempre impegnato da Stankovic.

Per sabato prossimo servirà azzerare le tensioni, mettere in stand by i problemi che sono ormai macigni e tentare il tutto per tutto nella missione di onorare il campionato, per i tifosi e per la dignità della maglia indossata.

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Info Francesca Galleano

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Francesca Galleano, 25 anni, laureata in Lettere e in Informazione ed Editoria. Appassionata di calcio, cultura, viaggi e fotografia. Caparbia, determinata e responsabile ma anche sognatrice e capace di stare contemporaneamente con i piedi per terra ma la testa tra le nuvole.

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