Processo Morandi, convocato in aula Codacci Pisanelli, ex allievo di Morandi

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Questa settimana sarà fondamentale per il Processo Morandi. Mercoledì in aula sarà convocato Emanuele Codacci Pisanelli, ex allievo dell’architetto Morandi.

La sua presenza può svelare le tante mancanza di Autostrade per L’Italia, Spea e tutti i 58 imputati alla sbarra per la tragedia del 14 agosto.

Pisanelli è stato citato da Paolo Rugarli, che aveva dichiarato come il giovane allievo avesse ribadito la necessità di rinforzare gli stralli delle pile 9 e 10. La sua istanza era però stata respinta da due dirigenti di Autostrade: Gabriele Camomilla (responsabile della direzione tecnica) e Michele Donferri Mitelli (responsabile delle manutenzioni).

I due imputati eccellenti avevano liquidato Pisanelli spiegando come i controlli con le prove riflettometriche smentissero questa emergenza. Però, nel resto del mondo, i controlli con impulsi elettrici erano già stati definiti non attendibili. A quanto pare, Codacci Pisanelli ha ribadito le sue preoccupazioni sulle pile 9 e 10 un anno e mezzo dopo.

Il processo è ripartito oggi

Il processo, intanto, è ripreso stamattina alle 10, trattando delle verifiche sul ponte. Parleranno due testi dell’accusa, Graziano Verzilli di Aspi e Nunzio Di Somma di Rina (Registro navale italiano di Genova). Alcune testimonianze della scorsa settimana hanno dimostrato che i controlli fatti da Aspi erano assenti o superficiali. Non sono quasi mai state controllate le parti cave come i cassoni dei viadotti. Questa inefficienza non era visibile nei report ufficiali, che miglioravano le valutazioni reali relative alla condizione di viadotti e gallerie. Così è stato ribadito anche da Placido Migliorino settimana scorsa.

Le polemiche di settimana scorsa

Alla ripresa del processo potremo anche vedere come si sono evolute le polemiche innescate dal PM Cotugno, che aveva ricordato come alcuni reati rischiassero di finire in prescrizione. Questi problemi fanno parte della dialettica processuale, ma il procuratore capo Nicola Piacente li aveva subito sminuititi: “La procura ha tutto l’interesse che il processo si svolga in un ambito di serenità ed equilibrio istituzionale nei tempi più compatibili possibili con la complessità del procedimento“.

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