La controversia tra la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) e Meta, la società madre di Facebook, ha raggiunto un punto critico. Meta ha annunciato che non riuscirà a rinnovare l’accordo di licenza con SIAE e che procederà a rimuovere tutti i brani del repertorio SIAE dalla sua libreria musicale. Questa decisione ha suscitato indignazione tra gli autori e gli editori italiani.
SIAE sostiene che la decisione di Meta sia unilaterale e che la proposta di Meta non tenga conto del valore effettivo del repertorio. La società si lamenta per il rifiuto di Meta di condividere informazioni per raggiungere un accordo equo.
Tuttavia, SIAE, abituata a operare in un contesto favorevole, afferma di non accettare imposizioni da parte di Meta, che sfrutta la sua posizione dominante per ottenere risparmi.
Mogol, presidente della SIAE, ha difeso la posizione dell’organizzazione, sottolineando che gli autori dipendono dai diritti d’autore per vivere e che la “battaglia” per difenderli è giusta e necessaria. Mogol ha ricordato che una situazione simile si era verificata con Google, ma alla fine era stato raggiunto un accordo al ribasso.
La questione del mancato rinnovo dell’accordo di licenza tra SIAE e Meta solleva interrogativi sul ruolo delle associazioni nazionali nell’industria musicale. Gli autori e gli editori italiani, così come gli appassionati di musica, sperano che le parti coinvolte possano trovare una soluzione equa e sostenibile per tutti.