LA SPEZIA – Le scolaresche della “ 2 giugno” della Spezia abbracciano simbolicamente -in un’iniziativa coordinata da Amnesty International La Spezia, Alexandra Skochilenko, giovane artista russa, incarcerata per aver protestato contro la guerra in Ucraina
Stamattina alle 9 le classi 1° B e 1° C della Primaria dell’Istituto Comprensivo spezzino diretto da Sandra Fabiani, hanno raggiunto il Centro Commerciale “Il Faro” del loro quartiere accompagnati dalle maestre e maestri: Filomena Ranucci, Francesca Battini, Annalisa Lazzeri, Luca Pappalardo, Caterina Rufolo, Armida Bosso, Imma Saracista.
L’iniziativa è stata coordinata dal gruppo Amnesty International La Spezia, per il quale erano presenti Matteo Sampiero e Valentina Bosello, volontari indomiti che questa volta hanno fatto incontrare i giovanissimi e le giovanissime cittadine e cittadini sensibili con la Caritas, fisicamente rappresentata dalla responsabile di zona, Laura De Santi e dal volontario Sech Aziz, africano originario della Guinea Biassau, in Italia da sei anni.
Amnesty, insieme alle due classi ha realizzato un percorso formativo con il quale ha fatto conoscere a bambine e bambini la storia di Alexandra “Sasha” Skochilenko, giovane musicista russa detenuta in carcere per aver protestato contro la guerra in Ucraina.
La storia di Alexandra Skochilenko
Turbata da quanto stava avvenendo in Ucraina, il 31 marzo 2022, Alexandra ha deciso di lanciare il suo “messaggio forte contro la guerra” sostituendo i cartellini dei prezzi di un supermercato di San Pietroburgo con piccole etichette di carta contenenti informazioni sull’invasione russa dell’Ucraina.
“Per il suo coraggio – spiegano da Amnesty – è stata arrestata con l’accusa di “diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false sull’utilizzo delle Forze Armate della Federazione Russa“, un nuovo articolo del codice penale, introdotto frettolosamente dal governo russo a marzo 2022 per cercare di fermare le critiche della popolazione russa sull’invasione dell’Ucraina.
Dall’11 aprile Alexandra è in detenuta in attesa di processo, in condizioni terribili.
È celiaca ed è costretta a soffrire la fame per la maggior parte del tempo perché il centro di detenzione non le fornisce cibo senza glutine. Inoltre, ogni giorno, viene molestata dalle guardie carcerarie e dalle sue compagne di cella.
Qualora venisse condannata, Alexandra rischierebbe fino a 10 anni di reclusione.
I bambine e le bambini delle due classi delle elementari della “2 giugno”, questa mattina hanno appeso negli spazi del centro commerciale spezzino tre cartelloni che sorreggono adesso i loro post realizzati in segno di vicinanza all’artista russa.
Un’uscita davvero speciale per questi piccoli studenti che per l’occasione hanno realizzato i loro disegni in sostegno di Alexandra con il cuore. Oltre ai vari arcobaleno per la pace, sui cartelloni spuntano infatti disegni con gli stessi bambini che abbracciano la giovane musicista russa. Che vorrebbero vedere libera. Come loro. E con loro, magari.
NUNZIO FESTA
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