Cinghiale ucciso a Massarosa: che cosa è successo
Un cinghiale fucilato a Massarosa dopo essere rimasto ferito a causa di una caduta in un fosso, forse a seguito di un investimento.
Ci sono stati momenti di forte tensione la mattina del 2 dicembre a Massarosa in provincia di Lucca.
“Sono arrivati alcuni agenti della Polizia Provinciale e Municipale, i carabinieri e il personale dell’Usl Nord ovest Pietrasanta – racconta Barbara del rifugio Alma Libre.
A nulla sono valse le nostre richieste di intervenire diversamente e la promessa di prenderci cura noi stessi dell’animale: il cinghiale ferito è stato abbattuto.”
I presenti hanno ripreso la scena, con il poliziotto armato ed i volontari che in lacrime chiedevano di non sparare.
Pochi giorni dopo la triste vicenda si è iniziato ad organizzare una manifestazione per esprimere pieno dissenso per quanto successo.
La manifestazione di Viareggio organizzata da Alma Libre
Ecco il testo del post Instagram di Alma Libre, il rifugio nato nel 2018 vicino a Viareggio con l’intento di divulgare l’Antispecismo, un movimento che rifiuta l’idea della superiorità della specie umana sulle altre specie animali.
“Dopo quanto accaduto venerdì 2 dicembre, a seguito della intollerabile uccisione del giovane cinghiale ferito a causa di un incidente stradale, abbiamo ritenuto opportuno raccogliere idee e forze per manifestare il nostro dissenso.
Verso un modus operandi cruento che tratta gli Altri Animali come oggetti di cui disporre senza tener conto della loro etologia e dei singoli casi specifici che di volta in volta andrebbero valutati, sempre nel rispetto della vita e della coabitazione tra animali umani e di Altra specie.”
Una manifestazione di sensibilizzazione sul corretto rapporto di coabitazione tra selvatici e umani, si legge sulla locandina.
Sarà un dissenso non violento in cui ci sarà la possibilità di ascoltare diversi interventi tra cui quello di Francesco De Giorgio, biologo, etologo, presidente dell’Associazione Sparta Riserva dell’Animalità e di alcuni rifugi e collettivi Antispecisti.
Intervento dell’etologo Francesco De Giorgio alla manifestazione di Alma Libre
“Il caso che si è verificato a Massarosa ai danni di un giovane cinghiale evidenzia la mancanza di una formazione etica e scientifica adeguata sia da parte degli organi decisori, sia da parte di quelli esecutivi.”
Queste le parole di Francesco De Giorgio che domenica 11 dicembre interverrà nell’ambito della manifestazione.
“Oltre all’abbattimento evitabile e comunque svolto in condizioni e procedure etiche moderne, andrebbe anche considerato il danno emotivo che potrebbe essere procurato alle persone eventualmente presenti – prosegue De Giorgio – spettatori loro malgrado di un tipo di abbattimento privo di considerazioni etiche.
Inoltre andrebbero ascoltati anche il parere e le proposte di associazioni di tutela animale, supportate a loro volta da pareri di esperti periti di parte.
La vicenda evidenzia risvolti etici, scientifici e anche legali – conclude l’etologo de Giorgio – che andrebbero valutati in futuro con grande attenzione a livello giuridico.”
La manifestazione domenica 11 a Viareggio
La manifestazione si terrà domenica 11 dicembre dalle ore 15 in Piazza Inigo Campioni – Viale Regina Margherita – Viareggio.
Il luogo si trova a 18 minuti a piedi dalla Stazione quindi facilmente raggiungibile anche in treno.
Si ricorda che non sono ammesse sigle e simboli di associazioni o partiti, persone discriminanti verso categorie oppresse e atti di violenza verbale verso i mandanti dell’uccisione del giovane cinghiale.
La finalità della manifestazione è di far comprendere alle persone e alle istituzioni che la popolazione è informata e che vuole cambiare lo stato delle cose nei confronti dei selvatici.
La possibilità di ascoltare pareri di esperti come l’etologo Francesco De Giorgio permetterà un’informazione corretta e necessaria per una divulgazione precisa e puntuale incentrata sui fatti.
“L’accanimento in particolare verso i cinghiali da parte delle istituzioni – conclude De Giorgio – risponde ad una presunta emergenza cinghiali che ha un carattere più ideologico che scientifico e viene montata da scarsa conoscenza delle dinamiche naturali.
Si leggono sui media articoli privi di una conoscenza di base, ci si affida ad una cultura prevalentemente agro-venatoria, sia nella conoscenza degli animali selvatici, sia nella loro gestione.”