Il Presidente Toti interviene sui cinghiali della Maggiolina
Dopo che era girata l’ipotesi di un’uccisione, già questa mattina, dei cinghiali del Parco della Maggiolina, ieri il Presidente Giovanni Toti è intervenuto ed ha in parte tranquillizzato i cittadini
Pare invece che si provvederà ad analizzarli per escludere la presenza di peste suina.
Ricordiamo che nel Parco della Maggiolina sono presenti da circa due settimane Amara e Perla, le due mamme con i loro sette cuccioli.
In attesa delle necessarie verifiche, ed auspicando una soluzione non violenta in linea con le richieste dei cittadini, ricordiamo che una soluzione possibile c’è già.
L’etologo Francesco De Giorgio: “Pronto ad accogliere i cinghiali nel mio rifugio.”
Con il sostegno della LAV, infatti, i cinghiali potrebbero rimanere in via definitiva in un rifugio grazie anche alle spese di mantenimento che la LAV stessa è disposta ad accollarsi.
Il rifugio indicato sarebbe quello di Francesco De Giorgio, biologo, etologo, presidente dell’Associazione Sparta Riserva dell’Animalità.
E proprio l’etologo De Giorgio è intervenuto questa mattina su Facebook con un post che tenta di chiarire alcuni punti in merito ai cinghiali.
In effetti si leggono tante cose su questi ed altri animali e sarebbe bene, adesso, incominciare a fare un po’ di chiarezza.
Se non altro per sfatare alcuni miti che ci accompagnano da sempre nel rapportarci con loro.
“La casa dei cinghiali è nei boschi? Forse.”
Dai un po’ di distrazione e respiro facendo qualche riflessione etologica, ma restando sempre vigili nei confronti della famiglia di cinghiali del Parco della Maggiolina.
Nelle ultime settimane da più parti è stato ripetuto il mantra “la casa dei cinghiali è nei boschi”.
Al di là di capire per quali cinghiali e di quali boschi questo sarebbe vero, se vogliamo guardare questi animali come soggetti con proprie scelte, decisioni, prospettive, interessi, e non come meri oggetti di arredamento romantico-naturalistico, allora il ragionamento deve essere più articolato, meno ideologico e meno semplificante, perché questo può avere un impatto più o meno positivo nella qualità delle pratiche di convivenza e di vita.
Per molti cinghiali un bosco può essere un luogo noiosissimo e deprivante, soprattutto se sono cinghiali di mondo, cioè con una fame insaziabile di scoprire il mondo ed esserne parte attiva e avventuriera.
Nella foto Amara e Perla, mamme di mondo – Foto di Angela Snut
I cinghiali sono dei veri e propri esploratori
Il fenomeno infatti dei cinghiali che si muovono in aree urbane non è solo dato da una spinta a cercare cibo facile o evitare pressioni venatorie, ma anche per uno spirito di esplorare, conoscere e vivere posti nuovi, anche quando si tratta di marciapiedi, piazze e spiagge.
Anche perché la differenza tra natura e città la facciamo soprattutto noi umani, mentre per un cinghiale, per una volpe, per un falco, non ci sono confini netti, habitat predefiniti e case preassegnate.
I cinghiali possono essere considerati animali cosmopoliti, che frequentano tanti tipi di ambienti diversi, tante diverse aree geografiche, insomma con una conoscenza del mondo che potremmo definire universale.
Guardare agli animali, anche umani, in modo nuovo e moderno, permette di guardare oltre un predefinito, apprezzando un indefinito.”
L’appello dell’etologo De Giorgio ai lettori di Liguria Today
“Vorrei ricordare ai lettori che è estremamente importante far emergere una diversa coscienza intorno alla questione animale.
E’ altresì importante manifestare il proprio dissenso: noi cittadini possiamo fare molto per modificare alcuni aspetti della realtà.
Ed è per questo fondamentale esserci, manifestare, far girare il più possibile le informazioni.
Lo dobbiamo a noi stessi e, soprattutto, lo dobbiamo alle nuove generazioni che devono poter avere una nuova prospettiva in riferimento agli animali.”
Vale la pena anche ricordare che il cinghiale è da sempre un animale altamente simbolico.
Presso i Celti era addirittura considerato un animale sacro. A lui si attribuivano coraggio ed energia, oltre a rappresentare il principio maschile di forza e coraggio.
Sicuramente quello che sta accadendo in queste settimane in relazione ai cinghiali del Parco della Maggiolina e agli ospiti della Sfattoria sta ad indicare probabilmente una diversa ed auspicabile presa di coscienza da parte di tantissime persone.
E’ anche indiscutibile il fatto che la politica dovrà tenere necessariamente conto di questo cambiamento ed inserire nei suoi programmi i temi legati alla questione animale.
Al di là di semplici slogan elettorali urge infatti una riflessione seria, profonda e costruttiva intorno ad un tema fondamentale che riguarda tutti i cittadini.
Per un nuovo rapporto animali – umani all’insegna di una maggiore civiltà e comprensione reciproche.