Genova – L’udienza in merito all’ineleggibilità dell’attuale sindaco di Genova, Marco Bucci, si è conclusa ieri sera alle ore 17. Il ricorso era stato firmato da 21 cittadini genovesi, tra i quali spicca il nome dell’ex rettore dell’Università di Genova Paolo Comanducci.
Secondo le ragioni dei ricorrenti, il ruolo di commissario straordinario per il ponte Morandi sarebbe incompatibile con il ruolo di sindaco, in base a quanto stabilito dall’articolo 60 del Testo unico degli enti locali. La norma, infatti, stabilisce che i commissari governativi non possano ricoprire ruoli di alcun genere nelle giunte comunali, tantomeno l’incarico di primo cittadino.
Marco Bucci non si scompone “È assolutamente tutto normale” dichiara. “I cittadini hanno diritto a fare gli esposti.” In quanto all’esito del procedimento, il Primo Cittadino sembra sicuro delle proprie ragioni. L’incarico di commissario straordinario per il ponte Morandi non sarebbe infatti assimilabile a quello di un commissario governativo. In ogni caso, si dice pronto “ad andare a casa” se il tribunale accogliesse le ragioni del ricorso.
“Se tornassi indietro non cambierei niente, ho fatto il commissario per Genova e continuerò a farlo per Genova, penso di averlo dimostrato. Tutto è possibile nella vita: quattro mesi prima di essere eletto sindaco nel 2017 non pensavo assolutamente di venire effettivamente eletto, quindi nessuno sa come sarà il futuro. Se la sentenza desse ragione ai ricorrenti io vado a casa, punto. È troppo presto per dire se farei ricorso.“
La procura dà ragione a Bucci sulla presunta ineleggibilità
Il procuratore Vittorio Ranieri Miniati ha depositato presso il tribunale il proprio parere, richiesto in quanto “competente in materia elettorale.” I PM hanno preso le parti del Sindaco, sostenendo che un commissario speciale differisca sostanzialmente da un commissario governativo.
“Piaccia al Tribunale, poiché il commissario straordinario non è, a differenza del commissario di governo, parte organica di una struttura ministeriale, ma appare piuttosto un commissario ‘a progetto’, respingere il ricorso”
Marco Bucci ha quindi vinto una battaglia, ma le sorti della guerra verranno stabiliti dai giudici.
L’udienza
Alle 15.30 è iniziata l’udienza presso il tribunale civile. “L’unica interpretazione possibile sul ruolo di commissario è quella dei ricorrenti, perché ogni altra interpretazione sarebbe abrogativa della norma” ha dichiarato l’avvocato Montarsolo.
Il legale ha anche sottolineato come non si faccia neppure cenno alla carica di Sindaco all’interno del decreto di nomina a commissario, che si riferisce semplicemente al “dottor Bucci.”
Ciò a sottolineare come il caso del Ponte Morandi sia differente dal consueto ampliamento di poteri conferito ad amministratori locali in quanto tali tramite la nomina a commissario.
L’assessore e avvocato del sindaco, Pietro Piciocchi, ha replicato: “Anche se l’incarico di commissario non è stato attribuito nominativamente a Bucci in quanto sindaco, nella sostanza è stato assegnato all’amministratore pubblico.”
Nelle ultime fasi dell’udienza, si è espresso anche il Sindaco in carica.
“Ho pensato che sarebbe stata un’offesa nei confronti dei genovesi dimettermi da commissario 40 giorni prima delle elezioni – io sarei molto contento di continuare a fare il mio lavoro. Il fatto che il commissario fosse sindaco ha avuto enormi vantaggi per la città“
Alle 17 la seduta si è aggiornata ed ora la palla passa ai giudici, che si esprimeranno sulla questione nei giorni venturi.
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