LA SPEZIA – “Turismo Sì, inquinamento No“.
Lo slogan campeggiava ieri pomeriggio sullo striscione di apertura del primo corteo ospitato dalla città della Spezia sulla questione dell’emissioni di fumi della navi da crociera.
Il tema delle grandi navi ha radunato alcune centinaia di persone. Poche, forse. Eppure un buon risultato, se si pensa che si è trattata del primo appuntamento del genere da queste parti. A Largo Fiorillo, per dire. Dove è situato il Cruise Terminal, punto di approdo, va specificato, del corteo partito da Piazza Mentana.
La sfilata ha poi attraversato parte della città passando da via Chiodo, Piazza Verdi, via Vento, Piazza Europa e via Campanella.
La Spezia, protesta contro i fumi inquinanti delle grandi navi
Dalle scale del Teatro Civico spezzino la Rete Altroturismo e Legambiente, organizzatori della manifestazione, hanno fatto cordone insieme a Cittadinzattiva, Italia Nostra, Masterplan no, VAS, Circolo “Alessandro Pertini”, Associazione Posidonia, Manifesto per la salute pubblica, No Biodigestore Saliceti. Tutte sigle che presentano realtà civilmente impegnate a difesa dell’ambiente e della salute. Fra i partecipanti alcuni esponenti politici di centrosinistra a titolo personale e alcuni partiti di sinistra a sfilare però senza bandiere di rappresentanza.
Stefano Sarti, presidente di Legambiente della Spezia, per rafforzare la tesi della riduzione e del controllo necessari per i fumi emessi dalle navi da crociera, è arrivato a citare il passato. Quando tutto è cominciato. E lo ha fatto per ricordare come in questi giorni l’ex-presidente dell’Autorità, poi fondatore di Avantinsieme, Lorenzo Forcieri, avesse sottolineato già anni fa la necessità di fare i controlli e “se le emissioni sono incompatibili bisogna fermare gli accosti“.
Fra i partecipanti inoltre c’era la legale delle associazioni, Valentina Antonini, che ha lavorato l’esposto contro l’inquinamento da emissioni portuali presentato nelle scorse settimane. La denuncia presentata per indagare sull’inquinamento ambientale, “sulla base dell’articolo 279 del Testo unico ambientale“. Alla base del ricorso, la nota di Arpal datata 2020 di cui era destinatario anche il Comune della Spezia.
“Turismo Sì, Inquinamento No!“
La piattaforma della manifestazione è chiara: è necessario agire per impedire la diffusione di inquinamento, per la salute degli spezzini e per l’ambiente.
Si possono trovare sistemi per non inquinare e per regolamentare gli arrivi, e per farlo serve un progetto che deve vedere il Comune in prima linea a occuparsi della tipologia di turismo che si sceglie e sempre nella difesa della salute pubblica.
Paolo Ugolini, consigliere regionale del Movimento cinque stelle ha aggiunto un elemento: “In Regione abbiamo portato più volte la questione, visto che quello spezzino è il quinto porto più inquinato d’Italia e che a Civitavecchia un’indagine epidemiologica ha evidenziato di recente addirittura un aumento del rischio di tumori con la presenza di questi fumi. Abbiamo depositato un’interrogazione per far intervenire Asl, ma ci è stato risposto che rispondono non è necessario perché non sono state superate le medie annuali“.
Non è che l’inizio. Visto che in tanti guardano ai soldi portati in città da questa forma di turismo di massa.
NUNZIO FESTA
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