La domanda è: perché avvicinarsi alla musica indie italiana adesso? Non è un mercato saturo?
Una risposta che metta d’accordo tutti non esiste e, soprattutto nella musica, i gusti personali la fanno da padrone.
Bisogna riconoscere che non è mai troppo tardi per scoprire questo genere che, almeno in partenza, era definito per una produzione legata ad etichette indipendenti lontane dalle major.
“Essere indie” significa tenere un comportamento, è tutto ciò che c’è dietro il brano che ascoltiamo.
All’atteggiamento che si ha quando si sale su un palco…allo scrivere testi.
Oltre che come “genere”, l’indie si configura come stile di vita che caratterizza tutti gli artisti che appartengono a questa categoria.
Noi ne abbiamo selezionati dieci: i “must listen”, non necessariamente i più bravi, né i più famosi, bensì quelli che hanno fatto breccia nel nostro cuore e da lì non se ne sono più andati.
- Offlaga Disco Pax – Socialismo Tascabile (prove Tecniche Di Trasmissione)
- Massimo Volume – Cattive Abitudini
- Giardini Di Mirò – The Rise And Fall Of Academic Drifting
- Verdena – Il Suicidio Dei Samurai
- Iosonouncane – Die
- Afterhours – Ballate Per Piccole Iene
- Deadburger Factory – La Fisica Delle Nuvole
- Verdena – Wow
- Non Voglio Che Clara – Non Voglio Che Clara
- Le Luci Della Centrale Elettrica – Canzoni Da Spiaggia deturpata