Raccolta fondi non autorizzata a nome di Wall of Dolls
E’ successo martedì e nei giorni successivi a Recco, davanti al Supermercato Ekom e al portone del palazzo dove è situata la sede del CAV Martina Rossi.
Qui si trovava una signora che effettuava una raccolta fondi contro la violenza e distribuiva un segnalibro a nome dell’Associazione Scarpetta Rossa.
A due operatrici del CAV la stessa signora ha detto di essere incaricata dal Muro delle Bambole di Jo Squillo, in riferimento dunque a Wall of Dolls, nota Associazione che opera a livello nazionale contro la violenza sulle donne.
Jo Squillo è madrina e fondatrice insieme alla giornalista Francesca Carollo della onlus presente anche in Liguria in Via Aurora 8R a Boccadasse.
Ricordiamo anche la presenza dell’installazione permanente in Piazza de Ferrari: il Muro delle Bambole.
I fatti citati vengono riferiti dalle responsabili del Centro Per Non Subire Violenza di Via Cairoli 14/7 – 16124 Genova, nella persona della Presidentessa Elisa Pescio.
Lo stesso CAV Martina Rossi di Recco fa parte del Centro Per Non subire Violenza di Genova ed è estraneo ai fatti.
Volantini e richiesta fondi
Elisa Pescio dichiara: “Sappiamo con sicurezza che Scarpetta Rossa ha già svolto questa attività a Recco in almeno altre quattro occasioni.
Qualche anno fa, subito dopo l’apertura dello Sportello antiviolenza di Recco, una signora distribuiva volantini sul mercato settimanale.
Quando le ho chiesto della loro attività, mi ha parlato di cose fatte a Milano e dell’intenzione di attivarsi anche a Genova.
Poco prima dell’apertura del CAV Martina Rossi, avvenuta il 13 maggio, quando avevamo già dato notizia sui media e affisso manifesti, nuovamente qualcuno ha fatto una raccolta di fondi nei negozi vicini a nome di quell’associazione.
Il 4 giugno Scarpetta Rossa era all’interno del Supermercato Coop di Recco.
Una signora ci ha detto di aver contribuito pensando che fossimo noi, ma poi ha visto che non era così e ha telefonato all’associazione.
A rispondere è stato un uomo, il quale ha confermato che si trattava di una loro attività e che avevano uno sportello a Milano e una casa rifugio in Veneto.
Con gli ultimi avvenimenti in merito a ciò sono saltati fuori il nome di Jo Squillo e del Muro delle Bambole.”
Le dichiarazioni di Jo Squillo e Francesca Carollo
La dichiarazione di Jo Squillo, concorde con Francesca Carollo: “Ci dissociamo come Associazione da questi eventi che non ci riguardano. E’ scandaloso l’uso improprio del nome di un ente che opera per il bene pubblico e che rappresenta un aiuto fondamentale per chi ha davvero bisogno.
Wall of Dolls è un’Associazione seria, attiva a livello nazionale in moltissime città.
Siamo da anni operativi anche in Liguria, grazie alle coordinatrici regionali Barbara Bavastro e Cristina Zunino e a tutte le volontarie che svolgono un lavoro prezioso e capillare 365 giorni l’anno.”
In passato già attenzionata per avvenimenti simili di raccolta fondi, l’Associazione Scarpetta Rossa con il supporto di alcuni incaricati in loco, in questi giorni sta dunque distribuendo a Recco segnalibri in cambio di offerte.
La postazione è sita proprio in prossimità del Centro Antiviolenza Martina Rossi, anch’esso dissociato da tali fatti, e utilizza illegalmente il nome di Jo Squillo e di Wall of Dolls.
Tale attività danneggia l’immagine di chi svolge questo lavoro da anni con serietà e impegno, a sostegno delle donne e delle fasce deboli, e soprattutto su base volontaria.
Ecco perché sono stati distribuiti volantini tra le attività limitrofe alla postazione di “Scarpetta Rossa” per rendere nota la non responsabilità di tali azioni da parte del CAV Martina Rossi.
A conoscenza dei fatti anche Jo Squillo e le volontarie di Wall of Dolls Liguria, indignate, si dissociano totalmente da tali attività che non riguardano la loro Associazione e per le quali non hanno mai concesso nessuna autorizzazione.
Barbara Bavastro, coordinatrice Wall of Dolls Liguria
“Non abbiamo mai autorizzato sul territorio attività di raccolta fondi né collaborazioni con Scarpetta Rossa.
Si tratta di una diffamazione vera e propria. Preghiamo dunque le persone di prestare attenzione e di diffidare di queste anomale prestazioni che denigrano il nostro operato senza scopo di lucro e che dovrebbero invece essere limpide e nel bene comune.”
AVVISO IMPORTANTE
Per chi riscontrasse o incontrasse situazioni simili sul territorio, Wall of Dolls si mette a completa disposizione per dissipare qualsiasi dubbio e soprattutto per poter continuare ad aiutare chi davvero ha bisogno di aiuto.
INFO
Coordinatrice Wall of Dolls Liguria Dott.ssa Barbara Bavastro: barbara_bavastro@yahoo.it / 3455402885.
Vicecoordinatrice Wall of Dolls Liguria Avv. Cristina Zunino: zunino@zuninopicco.com / 3474355072
Sportello d’ascolto Liguria: 3756700767
WALL OF DOLLS
Installazione permanente ideata e voluta da Jo Squillo, nata a Milano e poi ricreata in diverse città d’Italia tra cui Genova.
Qui nasce nel 2016 a ridosso di Piazza de Ferrari per volontà e collaborazione tra Jo Squillo, Wall of Dolls ONLUS, Regione Liguria, Comune di Genova e Ordine degli Infermieri di Genova OPI.
Negli anni questa installazione di forte impatto ha suscitato sempre più interessi e ha visto sempre più figure coinvolte: università, istituzioni, associazioni, servizi, studenti, cittadini; tutti uniti da un obiettivo comune dire No alla violenza contro le donne.
Gli eventi in piazza hanno uno scopo trasversale: attraverso l’arte, la musica e lo spettacolo si crea sensibilizzazione, si fa rete e si informa sulle prese in carico.
Si parla a tutta la popolazione (soprattutto ai giovani) e si utilizza un linguaggio universale favorendo una presa di coscienza. A Genova Wall of Dolls è presente presso una sua sede sita in Via Aurora 8R, Boccadasse.
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